Asthra Gubba - Pandora [Videoclip] - Video
PUBLISHED:  Aug 01, 2013
DESCRIPTION:
Asthra Gubba - Antares
Album in free download su http://tinyurl.com/agantares (link Mediafire)
Prodotta da Jack Sparra (Twitter: @jack_sparra)
Registrato da Asthra Gubba nella Viridian Room
Mastering di Kiquè Velasquez
La Mannaia Records 2013
http://www.facebook.it/asthragubba

Regia, riprese, montaggio e postproduzione: Patrizio Trecca
Assistente alla produzione: Paola Faedda

TESTO

[Jack Sparra]
Una generazione va, mentre un'altra viene,
ma questa terra resta sempre la stessa,
il sole sorge, il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà, quindi
niente di nuovo sotto tutte queste parole,
accresci il tuo sapere ed aumenta il dolore,
lasci terra bruciata per il tuo successore
e ogni messia muore sotto un grande inquisitore,
tutta la sua agonia è anche colpa mia,
se insegui il vento, alla fine il vento ti porta via,
lo vedo in te, nei tuoi tratti distrutti,
lo sento in me, quando vorrei uccidervi tutti.
Imponimi il tuo verbo, ah, io no, non dico di sì,
non voglio un'ora d'aria di morte da Zyklon B,
non abbraccio i miei carnefici, non bacio i patiboli,
sono i vostri incubi, io non posso viverli,
un uomo solo cade, e nessuno che lo rialzi,
dentro il cuore di un iceberg, come fa a riscaldarsi?
Con gli altri sei miliardi in attesa che collassi,
fare tabula rasa e tornare sui nostri passi,
può darsi che un'anima nera corroda un corpo mortale,
che se crepi un innocente non ci resti che pregare,
il tuo dio è impotente oppure sta a guardare,
o forse è proprio lui la vera origine del male.

(Ritornello)
È l'atomo che esplode mentre il tempo è già fermo,
la Via Crucis del bene che porta dritto all'inferno.
Chi ti difende, chi? Chi spara sulla folla?
Il re sull'astronave, col mondo dietro che crolla?
Chi aspetta la gloria, lo sai, non conta i giorni,
e tutta la Storia ormai non conta i morti.
Vivere e morire, nascere e soffrire,
sarà così e sarà sempre, fino alla fine.

[Nepa]
Chiedo perdono a un mondo senza perdono,
e credo in Dio, non ho speranza nell'Uomo,
che qua di buono, c'è poco, se non proprio nulla,
e mi abbandona la forza, e ogni mio sforzo si annulla.
E se il cielo non mi risponde, è il mio Credo che mi stravolge,
è perché vedo solo ombre, è il mio tedio ad andare oltre,
e che cancella le mie orme, sette vizi o sette colpe,
e somatizzo i peccati, a cui riparo, certe volte.
E Dio non è cattivo, e il Diavolo è quasi umano,
da piccolo capivo che errare rende suo schiavo,
non ti preservi dal male, no, se perseverare è normale
per sembrare il più bravo.
E so che l'odio, come è ovvio, è opposto all'amore,
anche se manda a fondo, è come l'oppio per le persone,
odio e amore in collisione, chi è più forte?
Se uno spinge il doppio, l'altro raddoppia la depressione,
e nossignore, non sono un misto d'aria e carne cruda,
e non mi smuove ciò che ho visto e vivo di paura.
Il monsignore ama i bambini e ne abusa,
e ogni povero cristo ingrassa le tasche di Giuda.
E ci vorrebbe più tatto, ma tanto io non ti sento,
e chi vorrebbe più caldo, ma il mondo qui è un posto freddo,
pertanto si sa per certo che si nasce col peccato,
e crescendo si impara a mantenerlo.
(Ritornello)
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