Asthra Gubba - Quando non ci sarò (Featuring Richard Blunt) - Video
PUBLISHED:  Apr 29, 2013
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Asthra Gubba - Antares
Album in free download su http://tinyurl.com/agantares (link Mediafire)

www.facebook.com/asthragubba
Cover Art by Dade Ruskoe
© 2013 La Mannaia Records


TESTO

[Nepa]
Quando il mio orologio biologico sarà fermo
e il mio fiato libero nel vento,
il mio sguardo perso, tutto il resto a rilento,
in tutto questo buio pesto, il mio cuore spento.
E tu non piangere per me, ma pensami a ogni respiro
se il pallore del mattino avrà in sé
il ricordo di un sorriso di un attimo condiviso
non mi sentirai vicino ma vivo dentro di te.
Lascio questo mondo coi suoi guai e i suoi affanni,
lascio questo corpo, bagagli di rimpianti,
lascio questo volto impresso negli istanti,
vado e questa volta tu non aspettarmi.
E i disegni del destino se esistono sono colmi di sbagli
e senza dettagli come quelli di un autistico,
e forse il paradiso è effimero
e io starò nel mio limbo di cui conosco ogni centimetro.
Sarò con quel che resta di un giorno piovoso,
solo una voce in testa in cerca di riposo.
Avrò infranto qualche promessa, ad ogni modo
scopro in ritardo che la vita stessa è il bene più prezioso,
e correrò a ritroso, su sentieri di sabbia dove non so che cosa cambia,
se avrò più caldo, o un paio d'ali e più pace,
o solo il mio silenzio ora che tutto tace.

(Ritornello)
[Richard Blunt]
E quando non ci sarò
quanti saranno tra quelli che vedo a ricordarsi di me.
Quando non ci sarò
chi ti darà quello che non ti ho dato e non so manco il perché.
Quando non ci sarò
chissà se tutto quello che ho lasciato vi servirà.
E quando non ci sarò
riascolterai con attenzione ogni parola che ho detto partendo da qua,
quando non ci sarò.

[Jack Sparra]
Ora che dite "io lo conoscevo, io c'ero",
ma tanto lo sapete, sì, che non è vero.
Vogliono sempre qualche cosa in cambio,
poi portano la bara quando sanno che non ti rivedranno.
Quanto avrei voluto cambiarla questa mia strada,
insieme a un'altra vita, una non mi bastava,
per ogni cosa che ho fatto senza mai andare in fondo,
soffocando me stesso pur di salvare il mondo.
Mai stato capace, di darmene pace,
di dirti quello che non so, di darti quello che non ho,
e adesso che rimane soltanto un "mi dispiace",
ché non son mai diventato come mi volevate.
Nelle giornate sprecate vivendo tutto uguale,
potendo fare di tutto, tranne cambiare,
e mi veniva naturale come respirare,
adesso lo sento banale, come respirare.
Le mie ambizioni fallite, se sono mai esistite,
non queste due canzoni che a malapena capite,
muore solo una volta chi deve morire,
muore ogni singolo giorno chi poi gli sopravvive.
E non posso portarti con me, in realtà vorrei farlo,
ma meriti un futuro via da qua,
perché senza di me puoi viver la sola cosa
che non ti ho mai donato, la libertà.

(Ritornello)
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