Gang of Four Ypsigrock 2010 - Video
PUBLISHED:  May 22, 2011
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Ypsigrock 2010, solo conferme

Ha chiuso i battenti la 14ma edizione dell'Ypsigrock di Castelbuono confermandosi come uno dei festival musicali più importanti e validi d'Italia (e non solo).
Nei quattro giorni del festival, uno in più rispetto alle passate edizioni, la splendida cornice del Castello ha visto alternarsi artisti molto eterogenei tra loro, a dimostrazione che anche in Sicilia si può ascoltare musica di qualità assolutamente fuori dai circuiti mainstream.

Il primo giorno salgono sul palco Zenerswoon e successivamente Herself che animano i presenti con rock post grunge, i primi e avanguardia psychedelic- folk il secondo aprendo le danze verso il gruppo "guest" del giorno: i Dinosaur jr.
Capelli lunghi, wha-wha, riff heavy ed acid rock... Il gruppo di J Mascis & soci delizia fan e neofiti con quasi due ore di concerto con un perfetto incrocio fra Hendrix e Neil Young.

Il secondo giorno i nuovi Pocket Chestnut e la conferma "nostrana" The Second Grace imbandiscono una tavola di polveroso rock-blues e cantautorato quasi power-pop per gli ospiti d'onore: i Gang Of Four.
La banda dei quattro di Leeds capitanata dal cantante Jon King e dal chitarrista "shoegaze" Andy Gill stupiscono i presenti per la forza e l'impatto visivo della loro performance, "tranci di Gramsci in salsa Benjamin/Brecht con una spolverata di situazionismo" (Simon Reynolds n.d.r.) che mischia art-punk, confusione joy division e mutant-disco e finisce con la distruzione di un forno a micro-onde! Spettacolo!

Il terzo giorno è il primo dedicato più specificatamente all'avanguardia, infatti sia Music For The Eleven Instruments, un misto fra brit.pop ed elettronica, che le Cameramia ("le" perchè il gruppo è composto quasi esclusivamente da donne) con i loro suoni space-folk, sono "act" perfetti per aprire l'esibizione del duo synth-pop di Brooklyn, Telepathe, prodotto dalla chitarra dei Tv On The Radio, che pur avendo buone idee tra Kraftwerk e Bjork non convince del tutto, che lascia il palco allo svedese Axell Willner aka The Field.
L'artista di casa Kompakt distrugge i suoi pezzi e li riassembla in un vortice di techno, molto poco minimal per fortuna, che insiste nel loop e si sbroglia anche grazie agli strumenti per così dire "veri" (basso, batteria e chitarra) che i componenti del gruppo di Willner adattano perfettamente ai sample profumati di atmosfere nordiche ed echi balearici.

Il quarto giorno il cross-over sonoro di Too Young To Love (voto 10 per il nome) un misto di Dfa, Morricone e Pet Shop Boys si può dare la mano con "i più fighi del pianeta" These New Puritans; andatevi ad ascoltare "Hidden" in tutte le versioni compresi i remix! Lasciano il palco a quel nerd di terza categoria di Caribou che presenta il suo ultimo album "Swim".
Dan Snaith è un genio non ci sono altre parole per definire la concretezza glitch, gli spasmi hip hop e claustrofobia di inizio ventunesimo secolo ed immediatezza pop che scaturiscono dalla sua performance live (si veda "Sun" sul web a tal proposito). Bene, bravo, bis!

Un plauso particolare va all'organizzazione tutta, pressocchè perfetta, (non sembrava neanche di stare in Sicilia, che dovrebbe prendere esempio non solo in senso artistico ma proprio per la "voglia di fare") all'Associazione culturale Glen Gould, alla direzione artistica di Vincenzo e Gianfranco e al sempre disponibile addetto stampa Maurizio Turrisi.

Ettore Sorrentino
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