i donatori d'organo

I Donatori d'Organo hanno una strana biografia, assai breve nella vita di gruppo ed assai longeva nella vita di relazioni interpersonali.

La band ruota essenzialmente sul concetto del fare musica, impersonato magistralmente dall'altalenante e funambolico PAOLO De Donatis -hammondista di nascita- il quale dei suoi tasti proprio non può farne a meno e soprattutto non fa distinzione fra tasti bianchi e tasti neri!

E se costui può considerarsene il fondatore ed ispiratore, ecco che l'ultimo ad unirsi alla line up altri non è che il batterista, RENATO D'Erasmo in arte Mana (già fondatore del Kif, dei Trinity e della Doghouse, ha collaborato con gli Antidiva, nonché per un brevissimo periodo con i Travelling Clouds, Diego Morga ed i Moje e gli Aye Davanita), amico storico del pazzo furioso De Donatis, nonché da egli stesso introdotto ormai da oltre un decennio nel campo della percussione poliritmica, incalzato dalle mitiche registrazioni alla Elvin Jones, Art Blackey e Gene Krupa.

In soltanto due mesi dal marzo del 2007 saldano la sezione ritmica Mana e DANILO Villafranca -gli anni '60 sembrano rinascere in lui- bassista di lunghissima esperienza musicale, volto assai noto nel pamorama musicale barese assieme al prof. Cusatelli, CARLO Cusatelli, chitarrista sopraffino oltre che cultore ed amante del buon vino che non risparmia mai durante le prove. I due trovano amalgama nella strumentazione irrinunciabilmente vintage che li lega assieme anche negli Hunchmen (nati nel dicembre '89 sulla scia del revival sixties garage). Pressato da urgenti esigenze lavorative, nel 2009 Carlo ha passato il testimone a NICOLA Mineccia, entusiasmante chitarrista dal carattere ultravintage.

Soltanto la gentile voce della signorina MARLISA Marconcini, infine, lascerà che il gentile ascoltatore possa ben amare tutti noi per ciò che siamo e lei sì che lo saprà fare nella sua veste davvero Hollywood Party!



Il Libro della Notte . ogni pagina che sfoglio è simbolo di ogni notte che trascorro. Ogni pagina che scrivo è simbolo dello stimolo che mi accompagna nella vita. Per essere complice nel suo cammino ed indurmi nel suo mondo nel vivere distinguendomi dal luogo comune ed amare l'impossibile che giace nelle nostre fantasie (Sabrina Machic)