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NO PRIEBKE!!! ... questa composizione, dove la devastazione del rullante simboleggia gli spari assurdi di una guerra assurda, ieri come oggi, è un delirio sonoro come lo fu il nazismo a livello sociale, culturale, politico... negazione di qualsiasi armonia e solidarietà umana... come Priebke nega oggi l'olocausto e rivendica: "La fedeltà al proprio passato è qualche cosa che ha a che fare con le nostre convinzioni". Grida lancinanti, strumenti che si distruggono senza una ragione, stridii che non sembrano provenire dagli archi bensì dalle suppliche delle vittime del nazismo. Una composizione che procura disagio e cattive sensazioni, per ricordare a tutti di non cascarci mai più. La guerra non può essere giusta e le vittime stanno sempre dalla parte dei più deboli. Non c'è stato e non ci sarà, purtroppo, solo il nazismo a deturpare questo martoriato pianeta ma oggi parliamo di questo, domani del resto. Con queste e altre parole Erich Priebke festeggiò a luglio i suoi 100 anni... quelli che non raggiunsero tutti i romani deportati, torturati, uccisi... non solo alle Fosse Ardeatine. Priebke è ancora oggi simbolo credibile di quell'odioso passato e noi neghiamo a lui il diritto di essere seppellito nella stessa città delle sue vittime. Roma non dimentica... NO PRIEBKE... SEMPRE!!!