La biografia di MANDUCA ha la sua tappa fondamentale nell’ esperienza alla RCA, quando la famosa casa discografica lo inserisce tra i giovani talentuosi. E lì che inizia un’ intensa e proficua fase di registrazioni al “CENACOLO”, sulla Via Nomentana. Nella stessa prestigiosa scuderia dei più grandi artisti di quel periodo: Antonello Venditti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Gianni Morandi, Riccardo Cocciante ecc. A contatto con questo immenso capitale artistico, Pasquale Manduca affina il suo personalissimo stile musicale riconosciuto unanimamente come innovativo, pur nel solco della tradizione. La scelta di scrivere musica per suonarla essenzialmente dal vivo gli si rivela strategica e lo porta ad una innata comunicatività. Il pubblico, dopo averlo ascoltato diventa inevitabilmente il “suo” pubblico. Sensibile alla sua voce, ai suoi testi, alla sua musica, alla sua eleganza, alla sua sobrietà. Pasquale Manduca, che è un architetto che opera nel campo della progettazione e dell’urbanistica, senza aver mai forzato i tempi e la mano, ha saputo attendere il momento giusto per dire qualcosa di diverso nell’ universo musicale attuale.
DOLCEMARE è la compilation che MANDUCA propone, dopo un lungo periodo di ricerca musicale, poetica, strumentale. Le musiche, i testi si inseriscono, a giusta ragione, nel solco della migliore tradizione dei cantautori italiani e, in particolar modo, in quella degli anni 80 e 90. Grande protagonista, accanto alla sua chitarra, è la poesia. MANDUCA canta l’amore che non ha età che è gioco affascinante, intrigante, che è perdersi e ritrovarsi; amore che nasce per caso anche ad una fermata della tube o tra gli spruzzi di un’onda in una fresca serata estiva. Le 12 canzoni contenute nel suo cd si articolano tra scene di vita quotidiana, pensieri, introspezioni e amore sempre sospeso tra nostalgia, fughe e riconquiste. La capacità di manipolare e fondere vari linguaggi musicali, La sua innata propensione per la musica d’autore, appaiono il retroterra più congeniale di questo musicista che non è mai ripetitivo, banale, pleonastico, che prova emozioni ed è capace di comunicarle.
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