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Questa è stata la prima intervista che ho fatto a Battiato nel Teatro Piccinni di Bari durante il tour di "Fisiognomica" nel 1988. E' impossibile dimenticare le emozioni che si provano in una simile circostanza, anche perché alla fine di settembre lo avevo avvicinato a Roma, al termine di un concerto in Campidoglio, poi avevo fatto un sopralluogo in Sicilia nei luoghi delle sue origini, ma lui non c'era. Ed ecco che appena due mesi dopo mi ritrovo faccia a faccia con un artista che mi appariva davanti ogni volta che accendevo la televisione ai tempi del liceo. Ricordo che già all'epoca mi chiesi se questo fatto fosse da interpretare come un "segno del destino". Certo è che esistono persone con cui si stabiliscono dei legami spirituali che nascono dall'immediato riconoscimento di qualcosa che è dentro di noi. Dopo questa intervista, realizzata con mezzi di fortuna (grazie anche alla prezioza collaborazione di Giovanna Natale e di Vito Vasco) , Franco, positivamente colpito, mi invitò a casa sua in Sicilia a Natale dello stesso anno e lì conobbi sua madre e il suo amico mistico, musicista e cantore, Roberto "Juri" Camisasca.