PUBLISHED: Mar 30, 2017
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“Ubi Amor Ibi Oculus” recita una massima del mistico medievale Riccardo da San Vittore: là dove è l’amore, lì c’è il (vero) sguardo. Se non si prova un’affezione per l’oggetto del proprio sguardo non lo si può comprendere, e nemmeno dire di averlo realmente veduto. La struttura del brano è ispirata al processo con il quale lo sguardo amoroso raccoglie gli stimoli della luce, frammenti quasi, e ne ricostruisce un’unità.
Eseguito dall'Orchestra da Camera Fiorentina
diretta dal M° Giuseppe Lanzetta
20 Marzo 2017 Auditorium di Santo Stefano a Ponte
Registrazione a cura di Lorenzo Maiani di Faminore studio