Elisabetta Antonini "The Beat Goes On" - Video
PUBLISHED:  Jul 27, 2016
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Sulla strada della Beat Generation a ritmo di jazz

Elisabetta Antonini, voce, live electronics, composizioni, arrangiamenti
Francesco Bearzatti, sax tenore, clarinetto
Luca Mannutza, pianoforte
Paolino Dalla Porta, contrabbasso
Marcello Di Leonardo, batteria

"Ho ascoltato un fantastico omaggio alla Beat Generation e dire che questa incisione sia meravigliosa è assolutamente riduttivo. Sono toccata dal sapere che un gruppo di bravissimi giovani musicisti mostrino una conoscenza così grande dei miei eroi. Questo è un disco pieno di musicalità, di una solida cognizione dell'era bebop, di una visione del jazz profonda e piena di sentimento".
Sheila Jordan

Sulla strada della Beat Generation ci sono molte tappe a ritmo di jazz. Elisabetta Antonini, che vince quest'anno il prestigioso premio Top Jazz della critica come Miglior Nuovo Talento, le ripercorre e le immagina, le ricostruisce e le segue con la voce. "The Beat Goes On" è un omaggio a poeti come Kerouac e Ginsberg, è un'immersione completa fra le voci e i suoni che hanno circondato un movimento letterario dirompente e rivoluzionario quanto la musica che lo ha accompagnato: il jazz, è un inno a quel senso di libertà che queste forme d'arte ci hanno lasciato in eredità.
Un concept album, distribuito non solo in Europa ma ora anche negli Stati uniti, interamente pensato sulle voci e le parole dei poeti Beat, che presenta un materiale musicale vario ed originale passando dal jazz di Monk al folk di Bob Dylan, dove trovano spazio sonorità elettroniche e sintetiche, composizioni dai chiari tratti melodici, alcuni jazz tunes di energico bebop e momenti di improvvisazione collettiva di ampio respiro e ricchi di lirismo.

I brani, per la maggior parte originali e tutti scritti da Elisabetta Antonini, prendono spunto e commentano i temi del viaggio, degli stati allucinatori e dell'estasi, della contemplazione mistica e dell'amore cosmico, del rifiuto delle convenzioni, della chiaroveggenza poetica, dell'esaltazione procurata dal jazz e dei jazzisti come espressione di autenticità e libertà, e utilizzano sia le parole che le voci dei poeti stessi, arricchendosi nel live di alcune proiezioni. Kerouac, Ginsberg, Burroughs e Corso diventano così, brano dopo brano, i veri protagonisti di questo progetto in un dialogo creativo e singolare col materiale sonoro.

"The Beat Goes On" riunisce attorno alla Antonini alcuni grandi nomi del jazz italiano: Francesco Bearzatti (sax tenore clarinetto), Luca Mannutza (pianoforte), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), e Marcello Di Leonardo (batteria). Progetto e formazione danno all'album un respiro internazionale, riconosciuto anche da un nome di spicco come Alan Bates: la sua etichetta Candid Records, che per la prima volta inserisce un'artista italiana nel suo catalogo.

Il lavoro di Elisabetta Antonini - qui impegnata non solo alla voce e agli effetti ma anche negli arrangiamenti e in tutte le composizioni originali - nasce da una selezione accurata e creativa delle pagine di poeti e scrittori, per ognuno dei quali la musicista ha ricreato un mondo sonoro ad hoc: dal bebop al funk, passando per i colori della West Coast, l'improvvisazione pura e l'avanguardia degli anni '60. Tutto accompagnato da registrazioni d'epoca delle voci degli autori stessi, montate in sequenze che diventano parte integrante della struttura dei brani. A questo si aggiunge la sperimentazione di tecniche letterarie in ambito musicale, come succede per il "cut-up" reso celebre da William Burroughs: al posto di foglie e di parole, la musicista ha tagliato e ricomposto frammenti di improvvisazione dei singoli musicisti. Dettagli che svelano la volontà di confrontarsi non solo con stili differenti ma con tecniche diverse - ben oltre la vocalità - e una forte consapevolezza nell'uso della tecnologia al servizio del progetto.
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