Uochi Toki - Macchina Da Guerra - Traccia #04 - Video
PUBLISHED:  Jun 24, 2013
DESCRIPTION:
Ormai niente riesco a condividere con te che, manifesti
E fai discorsi discordanti con la statua della giustizia
Te lo scordasti? E' stato un gioco di rimandi
Con te, quando ancora c'era spazio a diramarsi
Tu dimostravi, io ero impegnato negli scavi
Hai fatto strada districandoti tra, telecamere e
Lacrimogeni, fino ad arrivare a perderti e scrivere sui muri
Dei romanzi in 4 parole, che ci fanno ridere di gag vere,
O più spesso disperare, dentro, per la tua
Accettazione inconsapevole dei meccanismi di causa-effetto
E' la rabbia che ha, mangiato il gioco nelle tue mani
Un tempo almeno ardevi e ridevi
Adesso i tuoi tizzoni negli occhi sono, estremi carbonizzati freddi
Che macchiano le superfici di scudi e manganelli
E' un bagno di cenere, niente sangue
Ormai più niente che riguardi le battaglie ed i conflitti
Questa guerra ti ha privato, della vita e dell'acume
Non gridare al tuo nemico il vergognarsi dei suoi atti
Perchè la vergogna più ancestrale delle rune, è
Una delle cause scatenanti, dammi retta,
Impara ad abitare sulle dune
Non riappropriarti degli spazi, se non esiste proprietà
Lascia pure che i palazzi, si trasformino in discarica
Nei rifiuti c'è un tesoro, perchè trascendono il lavoro
Prima che tu muoia, cerca un rifugio ed aspetta
E mentre attendi prova a fare in modo che, l'umorismo
Ti riaccenda, Non la comicità, non l'ironia
Dico quella sfumatura di cui hai perso la visione
Il nemico si sconfigge mentre ridi
Prima che lui ti ridimensioni nella sua ridimensione
Brucia la tua casa, brucia la tua macchina
Fagli trovare solo i resti, I gesti non violenti
Devono essere terrificanti, i più ingiustificabili
Senza nessuna spiegazione
Basta assemblee, basta aggregazione
La rabbia che rivolgi ai tuoi nemici
Ritorna e si ritrova in ogni tuo rapporto sociale
Come in quel film in bianco e nero che ti piace spesso citare
Una rabbia che non consente di mettere in pratica
L'eversione come un gioco
Permette che tutto si spanda a macchia d'odio
Ti lascia solo sull'istmo, del pacifismo spicciolo e biblico del
"Porgi l'altra guancia", ma tra questo,
e il precipizio del conflitto controllato
In cui sei condotto, e da cui vieni sedotto preferisco una miseria
L'austera povertà in case di lamiera
Sempre più intoccabile, sempre più distante dal bisogno
Io non scelgo, io invento! Trovo attorno spazi di silenzio
Che lo stato non mi dà, che la città non si riprende
Io non riesco a spiegarmi per niente
E a questo punto si rimette tutto alle intelligenze
Di persone prese singolarmente
La rivolta delle piccole solette da scarpe
Contro gli uomini dotati di cappotti
E in mezzo i cani magici gialli
Che portano le teste in altri mondi
Rendendo gli immaginari pronti
Di spiriti attenti e colmi di gelato da elargire
Ai rosmarini secchi, che forse necessitano
Secchi di gelato da mangiare
Fammi essere il tuo gelato interiore,
Il tuo gelato interiore, il gelato è la mia volontà,
E sta sparsa, in ogni maxima gelateria di alta qualità
Ho la volontà dell'universo dentro una coppetta
Dentro un semplice conetto
E tu cos'hai? Le bandiere?
Le bandiere non si mangiano!
follow us on Twitter      Contact      Privacy Policy      Terms of Service
Copyright © BANDMINE // All Right Reserved
Return to top