Kaballà

Location:
Milano, IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Pop / Acoustic / Folk Rock
Site(s):
Type:
Major
KABALLA’ -



Il compositore siciliano Pippo Rinaldi, in arte Kaballà, vive e lavora a Milano da moltissimi anni. La lontananza dalla Sicilia lo porta a cercare “un ponte di pietra lavica” che lo riporti ai luoghi della memoria. Dopo un percorso di ricerca volto alla valorizzazione delle radici musicali della sua terra d’origine nasce l’album “Petra Lavica” (CGD 1991), un lavoro nel quale si fondono elementi stilistici della musica popolare, del rock e della world music, nato da una stretta collaborazione con Gianni De Berardinis e Massimo Bubola che ne curano la produzione artistica.

Nel 1991 partecipa al Festival Tenco e l’anno seguente è ospite al Premio Recanati. Nello stesso periodo inizia la sua collaborazione per il cinema: scrive su musica di Nino Rota il testo in siciliano di una serenata cantata da Al Pacino per il film “Il padrino III” di Francis Ford Coppola.



Lo stile e il percorso intrapreso alla ricerca di contaminazioni di stili musicali, ispirazioni letterarie e dialetto siciliano continua nell’album “Le Vie dei Canti” (Polydor 1993) un progetto realizzato ancora una volta con la collaborazione di G. De Berardinis e la co-produzione artistica di Claudio Guidetti, che dà all’album una connotazione pop essenziale e raffinata. Per la scrittura di alcuni testi in dialetto nasce una preziosa collaborazione con due amici siciliani: il cantautore Giampiero Mazzone, profondo conoscitore della cultura dell’isola e l’eclettico artista e poeta Luigi Camarilla.

Nello stesso periodo compone tra Mosca e Milano, con gli arrangiamenti del musicista Alessandro Simonetto, la colonna sonora del film italo-russo

“La Delegazione” di Alexander Galin, prodotto ed interpretato da Luca Barbareschi.

Nel suo terzo album “Lettere dal fondo del mare” (Polydor 1996), prodotto  da Claudio Guidetti, Kaballà abbandona quasi del tutto il dialetto siciliano evidenziando la sua grande passione per la canzone italiana d’autore e per le atmosfere del rock elettroacustico americano. Sperimenta anche sonorità elettroniche in colllaborazione con il giovane musicista Daniele Testi nella composizione della colonna sonora del cortometraggio “Amati matti” del regista Daniele Pignatelli, che approda nel ‘97 al Festival del Cinema di Venezia vincendo un premio della critica.

Per Kaballà questi sono anni di attività intensa e versatile. 

Il CD live Astratti Furori (Musica & Suoni 1998) prodotto da Toni Carbone, prende il titolo da uno dei due brani inediti contenuti nell’album, che è una raffinata antologia delle sue migliori canzoni, riproposte in versione unplugged registrate durante una tourneè in Sicilia.

Queste canzoni sono in parte riprese e rielaborate qualche anno dopo

nello spettacolo teatrale di cui Kaballà è anche co-autore, Canto di Terra (1999-2000), con la regia di Gian Gilberto Monti. L’opera non è un semplice concerto, ma una forma originale di spettacolo sulla Sicilia che unisce in forma di “cantata” popolare musica, teatro e letteratura.

Dopo aver sperimentato nuove vie alla canzone d’autore, Kaballà si riappropria del dialetto siciliano, dei riferimenti letterari e degli echi etnici che hanno caratterizzato le sue prime composizioni dando vita allo spettacolo dal vivo “L’Arca Triangolare” (2002), una performance nella quale nella quale si uniscono musica d’autore, teatro e immagini, con nuovi e vecchi brani rivisitati dagli originali arrangiamenti orchestrali del musicista   Andrea Zuppini. 

Dopo la pubblicazione del suo ultimo album, Kaballà lavora e si afferma sempre di più come autore, con un’insolita incursione anche nel campo del musical. Nel 2000 è co-autore insieme al regista Romy Padovano di tutti i brani inediti del musical “Eppy, l’uomo che ha costruito il mito dei Beatles”, di cui è anche supervisore musicale, e nel 2003 firma gli adattamenti in italiano di tutte le canzoni del musical “Fame”.

Nel 2005 Kaballà collabora con Eros Ramazzotti, firmando alcuni brani dell’album “Calma Apparente” tra cui i singoli “I Belong to you” che Ramazzotti canta in duetto con Anastacia e alcuni brani inediti del doppio album “E2” che Ramazzotti pubblica nel 2007, tra cui il singolo “Non siamo soli” in duetto con Ricky Martin.

Nello stesso anno si consolida il sodalizio artistico con l’amico Mario Venuti, con il quale inizia un’intensa collaborazione nella scrittura di brani d’autore per altri interpreti e per lo stesso Venuti: molti dei brani degli ultimi due album pubblicati da Venuti, “Magneti” e “L’officina del fantastico” sono infatti frutto di una felice scrittura a quattro mani.

Dopo un primo esordio come autore al Festival di Sanremo nel 1999 con il brano “Non ti Dimentico” interpretato da Antonella Ruggiero, sono ben quattro i Festival in cui Kaballà e Venuti partecipano come co-autori: nel 2004 con il brano “Crudele”, cantato dallo stesso Venuti, con il quale ottengono il premio della Critica. Nel 2005, con il brano “Echi d’infinito” meravigliosamente interpretato da Antonella Ruggiero, che vince il primo posto nella categoria “donne”. E con i brani “Un altro posto nel mondo” (2006) e “A ferro e fuoco” (2008) interpretati sempre da Mario Venuti.

Tra i tanti artisti con cui Kaballà ha collaborato nel corso degli anni, ci sono Brando, Carmen Consoli, Patrizia Laquidara, Mietta, Nicky Nicolai, Anna Oxa, Susanna Parigi, Raf, Ron, Antonella Ruggiero, Tazenda.

Parallelamente Kaballà approda nel mercato discografico internazionale: è autore di un brano inedito in italiano composto da David Foster e interpretato dal giovane tenore americano Josh Groban, firma la versione in italiano di “Angels” di Robbie Williams, cantata da Patrizio Buanne e quella di “I will always love you” di Withney  Houston, interpretata dalla cantante gallese Katherine Jankins. Adatta in italiano alcuni successi internazionali

(da Elton John ai R.E.M.) interpretati dal tenore inglese Tony Henry accompagnato dalla Royal Philharmonic Orchestra e nel 2008 scrive un brano inedito per il giovane cantante italo tedesco Nevio che lo interpreta in duetto con Giorgia.

Nel 2008 Kaballà firma alcuni brani dell’album di Placido Domingo “Amore Infinito”, progetto nato dall’idea di far diventare canzoni le poesie e gli scritti di Karol Wojtila. Accostandosi al progetto con entusiasmo e sensibilità, Kaballà ha saputo unire la strordinaria profondità e la bellezza dell’opera poetica di Papa Giovanni Paolo II, alle musiche appositamente create, senza tradirne il senso e utilizzando al massimo le parole originali. Sono nate così “La tua semplicità”, duetto con il tenore americano Josh Groban e “Risuona anima mia” su musiche di Antonio Galbiati. “Madre”, su musica di Maurizio Fabrizio e “Canto del sole inesauribile”, brano che Placido Domingo interpreta  in uno splendido duetto con Andrea Bocelli su musica di Fio Zanotti.

Come cantautore Kaballà continua comunque a mantenere vivo il legame artistico e culturale con la sua terra e il suo personale stile degli esordi portando in scena lo spettacolo acustico “Viaggio immaginario nella Sicilia della memoria”: un modo singolare di coniugare musica, poesia e letteratura. Un lavoro che espande i confini del concerto verso i territori del teatro, raccontando una Sicilia sempre protagonista, prepotente, dolce, aspra e sapiente.



"MALALUNA" live -- Kaballà. Esibizione dal vivo  al Parco Gioeni di Catania - settembre 2007. . Il video è stato realizzato e pubblicato su Youtube da Charley, che ringraziamo.



Il sito ufficiale del fanclub



Discografia:

“Petra Lavica” - CGD East West 1991

“Le Vie dei Canti” - Polydor 1993

“Lettere dal Fondo del Mare” - Polydor 1996

“Astratti Furori” (live) - Musica e Suoni / RTI music 1998



Biografia: “Dizionario del Pop-Rock” - Enzo Gentile e Alberto Tonti -2002 Bandini & Castoldi



Links:

www.myspace.com/pippokaballa

www.kaballa.altervista.org

http://www.petralavica.it
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