PUBLISHED: Jan 06, 2014
DESCRIPTION:
Chieti, Teatro Auditorium Supericinema
6 marzo 2007, ore 21
Orchestra Sinfonica del Teatro Marrucino e
SIdMA Jazz Orchestra
Paolo Birro, pianoforte
Bruno Tommaso, direttore
Ellington Celebration
Capolavori riscoperti, pagine inedite
e nuovi arrangiamenti
Musiche di Duke Ellington, Billy Strayhorn, John Lewis
Ellington Celebration è un progetto di Luca Bragalini per SIdMA Società Italiana di Musicologia Afroamericana
SIdMA Jazz Orchestra
Dino Tonelli, Francesco Mascitti, Alessandro Di Bonaventura, Gianni Ferreri: tromba
Francesco Di Giulio, Luigi Grata, Andrea Menna: trombone
Renato La Mantia: trombone basso
Bepi D'Amato, Alessandro Di Rocco: sax alto
Piero Delle Monache, Mattia Feliciani: sax tenore
Italo D'Amato: sax baritono
Paolo Birro (e Lorenzo Paesani): pianoforte
Gabriele Pesaresi: contrabbasso
Folco Fedele: batteria
Caduta nell'oblio e dimenticato per più di trent'anni torna alla luce importante composizione sinfonica di Duke Ellington. Eseguita solamente due volte, nel 1972 e 1974, "Celebration" è rimasta virtualmente sconosciuta finchè il musicologo Luca Bragalini, promotore del concerto per conto della SIdMA, dopo attente ricerche, è riuscito a riportare alla luce la partitura.
Per celebrare adeguatamente un evento unico e così importante, l'orchestra sinfonica del Teatro Marrucino e la SIdMA Jazz Orchestra incroceranno i rispettivi strumenti sotto la direzione di Bruno Tommaso per dar vita ad un grande concerto che presenterà, oltre al brano in questione, alcune delle pagine più importanti scritte da Ellington, Strayhorn e John Lewis.
Proprio ad una composizione di Billy Strayhorn, vero e proprio alter ego musicale di Ellington, spetta l'apertura del concerto con la suggestiva "Suite per corno e pianoforte"
"Three Black Kings", l'ultimo lavoro sinfonico che Ellington, ormai prossimo alla dipartita, lasciò incompleto. Negli anni successivi l'ultimo movimento non ha goduto di arrangiamenti adeguati: in questo concerto verrà presentato un nuovo arrangiamento d'autore firmato Bruno Tommaso sulla base di una traccia ellingtoniana scoperta da Bragalini intitolata "Elos", per restituire l'austera bellezza dell'idea originaria di Ellington.
Non poteva mancare poi "Harlem", una delle composizioni più belle mai scritte dal musicista di Washington.