Marisa Sannia

Location:
Cagliari, Roma, IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Pop / Acoustic
Site(s):
Label:
M.S.
Type:
Indie
"Se muoio lasciate il mio balcone aperto



Il bambino mangia arance (Dal mio balcone lo vedo)



Il mietitore taglia il grano (Dal mio balcone lo vedo)



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Marisa Sannia è nata ad Iglesias, il 15 febbraio 1947. Campionessa di basket, La sua carriera musicale era iniziata nei primi anni Sessanta con la vittoria di un concorso per voci nuove grazie alla quale ottenne un contratto con la Fonit Cetra e con la partecipazione a programmi televisivi come "Scala reale" e "Settevoci", in cui cantava canzoni scritte per lei da Sergio Endrigo. Marisa raggiunse la popolarità al Festival di Sanremo del 1968 quando con "Casa Bianca", scritta da Don Backy, e cantata in coppia con Ornella Vanoni, si aggiudicò il secondo posto, dopo aver partecipato l'anno precedente anche al Festivalbar. Al Festival di Sanremo tornò poi nel 1970, nel 1971 e nel 1984 .

Tra le sue partecipazioni a manifestazioni canore anche "Canzonissima" e il "Festival Internazionale di Musica Leggera di Venezia". Tra i suoi dischi di successo, "Una lacrima", "La compagnia" composta da Carlo Donida e Mogol, ripresa nel 1976 da Lucio Battisti e nel 2007 da Vasco Rossi, "L'amore è una colomba" e "La mia terra". Nel 1976 uscì la sua prima raccolta come cantautrice, "La pasta scotta".



Insieme alla musica Marisa Sannia coltivò anche la passione per il teatro e il cinema. Nei primi anni Settanta partecipò a due musical di grande successo accanto a Tony Cucchiara e ad alcuni lavori diretti da Giorgio Albertazzi accanto al quale, e insieme ad Anna Proclemer e Paola Borboni, ebbe una partecipazione nello sceneggiato tv "George Sand". Con Albertazzi recitò anche, nel 1995, in"Le memorie di Adriano-Ritratto di una voce". All'inizio degli anni Ottanta partecipò anche al film di Pupi Avati"Aiutami a sognare".



L'amore per la poesia, la maturità, lo studio continuo e la riscoperta delle radici linguistiche sarde, la portano agli inizi degli anni Novanta ad accostarsi ad alcuni poeti sardi come Antonio Casula, Francesco Masala e Antonio Canu, sui testi dei quali elaborò e compose melodie che hanno dato vita ad una nuova primavera artistica con lavori encomiabili come "Sa oghe de su entu e de su mare" (1993), "Melagranada'"(1997) e "Nanas e janas" (2003) caratterizzati anche dagli splendidi arrangiamenti di Marco Piras e dalla collaborazione artistica di Maria Lai. Negli ultimi tre anni della sua vita Marisa Sannia ha dedicato tutto il suo tempo allo studio di Federico Garcia Lorca, alla poesia e alla metrica del grande autore andaluso lasciando in eredità ai suoi molti estimatori un toccante lavoro di canzoni originali cantate in spagnolo che sono pubblicate in "Rosa de papel", un album postumo (curato graficamente dalla stessa cantante fino all'ultimo dettaglio), che costituisce il suo testamento artistico e che ha anche avuto un'anteprima nell’ estate 2007 al "Malborghetto Roma Festival". Marisa Sannia si è spenta a Cagliari il 14 aprile 2008



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"Un canto profondo, molto piu profondo di tutti i pozzi, di tutti i mari del mondo, ancora più profondo del cuore che oggi lo crea, della voce che oggi lo canta.

E' un canto quasi infinito, viene da molto lontano attraverso gli anni, i mari e i venti del tempo, viene dal primo pianto, dal primo bacio.

Il canto profondo canta sempre nella notte, non ha mattino, pomeriggio,

nè montagne nè pianure, ma solo una notte vasta e profondamente stellata" Garcia Lorca



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