Luigi Mariano racconta Giorgio Gaber @ La gatta al lardo - "Il successo" + "La strana famiglia" - Video
PUBLISHED:  Apr 20, 2013
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Luigi Mariano racconta Giorgio Gaber recitando il monologo "Il successo" e cantando "La strana famiglia" live @ La gatta al lardo, il 19 aprile 2013

"La gatta al lardo"
Laboratorio eno-gastronomico, musicale ed artistico
Lecce, Via dei Verardi 7

Direzione artistica:
Andrea Rizzo (AR10)



"Il successo"

Purtroppo l'unica vera aspirazione degli uomini degli anni '90 è il successo.
D'altronde è comprensibile.
Il successo significa da sempre avere la stima degli altri, il riconoscimento dei propri meriti e delle proprie capacità.

Ma il successo degli anni '90 ha una sua caratteristica: quella di coincidere totalmente con la popolarità.
Uno ha successo solo se è popolare.
E dato che i gusti della gente sono imprevedibili, uno può essere popolare perché è bello, perché è simpatico, perché è bravo...
...no, non perché è bravo...
...perché è buono, perché è patetico, perché è demenziale, perché è bravo...
...no, non perché è bravo...
...perché è ridicolo, perché è viscido, perché è antipatico...
...ma non perché è bravo... perché magari fa schifo.

E la gente per la strada lo riconosce, lo ferma, e gli dice: «Complimenti, lei è il più schifoso!»
Nessuno, nessuno è esente da questa febbre di popolarità.
A parte quelli che si esibiscono per professione che a questo punto sono diventati i più riservati, il campionario degli aspiranti è praticamente infinito: impiegati, piccoli artigiani, consiglieri comunali, mamme di tossicodipendenti, preti, pornostar, scienziati, magistrati, giornalisti, ministri e presidenti della repubblica, e anche papi.
Tutti, tutti vorrebbero la prima pagina del Time's.
Non ha importanza la qualità delle cose che fai.
L'importante è farsi conoscere.
E questo è un bel vantaggio per le giovani generazioni che dovevano occuparsi della loro formazione per diventare seri, preparati, uomini di pensiero.
Ma quale pensiero! La vera formazione professionale è quella che ti apre le porte per andare da Maurizio Costanzo, da Gerry Scotti, da Frizzi, da Bonolis, Castagna, dalla De Filippi e da Magalli. E anche da Marzullo... sottovoce.
E quando torni a casa tutti ti sorridono, ti guardano con curiosità, forse con ammirazione; tu senti di avere più potere, più fascino, e avverti subito negli occhi delle ragazze una luce strana che ti fa capire le enormi possibilità di affermare il tuo gene egoista...
...cioè di scopare.

La popolarità quindi non richiede oggi una particolare genialità, anche se l'intelligenza non è un impedimento.
Però dal panorama dei personaggi più famosi si arriva tristemente alla conclusione che per avere successo è meglio essere un po' cretini.
Cretini, ma popolari.
D'altronde non esistono che due possibilità: o sei un cretino conosciuto, o sei un cretino qualsiasi.

[Giorgio Gaber - Sandro Luporini]



"La strana famiglia"

Vi presento la mia famiglia
non si trucca, non si imbroglia
è la più disgraziata d'Italia,
anche se soffriamo molto
noi facciamo un buon ascolto
siamo quelli con l'audience più alto.

I miei genitori due vecchi intronati
per mezz'ora si sono insultati
a "C'eravamo tanto amati",
dalla vergogna lo zio Evaristo
si era nascosto, povero Cristo,
lo han già segnalato a "Chi l'ha visto?".

Il Ginetto dell'Idroscalo
quando la moglie lo manda a "fanculo"
piange in diretta con Sandra Milo,
per non parlare di mio fratello
che gli han rotto l'osso del collo
ora fa il morto a "Telefono giallo".

Come ti chiami, da dove chiami,
ci son per tutti tanti premi,
pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

E giù in Aspromonte c'ho dei parenti,
li ho rivisti belli contenti
nello "Speciale rapimenti",
mentre a Roma c'è lo zio Renzo
che è analfabeta ma ha scritto un romanzo
è sempre lì da Maurizio Costanzo.

E la fortuna di nonna Piera
che ha ucciso l'amante con la lupara
ha preso vent'anni in "Un giorno in pretura";
mio zio che ha perso la capra in montagna
che era da anni la sua compagna
ha fatto piangere anche Castagna.

Come ti chiami, da dove chiami,
ci son per tutti tanti premi,
pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

E poi chi c'è? Ah già, la Tamara
un mignottone di Viale Zara
che ha dato lezioni a Giuliano Ferrara,
e alla fine c'è nonno Renato
che c'ha l'AIDS da quando è nato
ha avuto un trionfo da Mino D'Amato.

Vi ho presentato la mia famiglia
non si trucca non si imbroglia
è la più disgraziata d'Italia.
Il bel paese sorridente
dove si specula allegramente
sulle disgrazie della gente.

Come ti chiami, da dove chiami,
stiam diventando tutti scemi,
pronto, pronto, pronto stiam diventando tutti coglioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

[Giorgio Gaber - Sandro Luporini]
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