LUIGI TENCO: Il meglio | Best of | Los grandes éxitos - Video
PUBLISHED:  Mar 09, 2016
DESCRIPTION:
LUIGI TENCO: Il meglio
Label: Joker Elegance
N° Catalogo: CD 7525
Anno: 2005

1 Ho capito che ti amo 00:00
2 Se potessi amore mio 02:21
3 Vedrai vedrai 04:35
4 Quasi sera 07:10
5 La ballata dell'amore 09:46
6 Com'è difficile 12:35
7 Ah.... l'amore l'amore 15:22
8 Ragazzo mio 18:36
9 No non è vero 21:57
10 Tu non hai capito niente 25:18
11 Non sono io 27:34
12 Io lo so già 29:26
13 Ballata della moda 32:00
14 Ballata dell'eroe 35:10
15 Ballata del marinaio 37:20
16 La risposta è caduta nel vento 40:07

LUIGI TENCO
Cantante, autore, compositore
E’ nato il 21 marzo 1938 a Cassine in provincia di Alessandria.
Si trasferì a Genova nel 1948. La sua prima esperienza musicale di rilievo risale al 1953 quando formò la “Jelly Roll Morton Boys Jazz Band”, un gruppo in cui militò anche Bruno Lauzi. Il riferimento al grande pianista Jelly Roll Morton sta ad indicare quanto Tenco fosse legato al Jazz fin dall’adolescenza. Era anche innamorato di Nat King Cole, tanto che cercava d’imitarlo con la voce.
Poi ebbe modo di conoscere i fratelli Reverberi, Gino Paoli e Fabrizio De Andrè, con i quali suonò a fasi alterne fino al 1958.
Tenco suonò anche con Marcello Minerbi nel “Trio Garibaldi”, prima di essere scritturato dalla Ricordi per realizzare i suoi primi dischi come voce solista de “I Cavalieri”, un complesso formato da musicisti alle loro prime esperienze, tra cui Gianfranco Reverberi, Enzo Jannacci, Paolo Tomelleri e Nando De Luca, ai quali si aggiungeva talvolta Giorgio Gaber, impegnato con i “Rocky Mountains”, una costola dei “Campioni”.
Per i dischi, Tenco usava diversi pseudonimi, Gigi Mai, Gordon Cliff e Dick Ventuno, quasi si vergognasse di quel che stava facendo. Nel suo futuro avrebbe dovuto esserci una laurea in ingegneria.
La sua prima canzone di successo fu Quando, pubblicata il 25 ottobre 1960.
Nel 1962 esordì come attore nel film “La cuccagna” diretto da Luciano Salce.
Nel 1964 lasciò la Ricordi per la Jolly di Walter Gürtler. Ancora una volta appare il nome di questo straordinario giovane discografico svizzero-milanese avanti una spanna a tutti gli altri produttori che mancando d’intuito e di sensibilità si lasciavano regolarmente sfuggire i migliori nuovi talenti che si affacciavano sulla scena musicale.
Luigi firmò con Gürtler un contratto per la durata di due anni più opzioni varie nel mese di gennaio, nel corso del quale realizzò autentici capolavori raccolti in un album (1965): Ho capito che ti amo, Vedrai vedrai, Ragazzo mio, Quasi sera, Io lo so già, etc.
I musicisti che collaborarono con Tenco per la realizzazione di quell’album furono Giampiero Boneschi, Ezio Leoni, Giulio Libano e Alberto Baldan.
Boneschi era stato il traghettatore di Luigi, da Genova a Milano; fu lui a segnalarlo alla Ricordi e a fargli i primi provini. Ezio Leoni era il direttore artistico, l’arrangiatore e direttore d’orchestra, responsabile della etichetta Jolly (unitamente a Giulio Libano) e Alberto Baldan aveva curato alcuni arrangiamenti. Leoni, giorno, per giorno a contatto con Tenco, ne veniva a scoprire i sorprendenti talenti, di musicista raffinato e creativo, virtuoso sassofonista (amava Charlie Parker), compositore, poeta e cantante; al rapporto professionale gradualmente si aggiunse quello d’amicizia.
Al di là dell’immagine che tutti si facevano di individuo scorbutico, triste e introverso, la realtà era ben diversa; Tenco a ben conoscerlo si dimostrava ragazzo allegro, spiritoso, colto ed intelligente, persino abile raccontatore di barzellette. Questi aspetti del suo carattere hanno avuto conferma nelle testimonianze di chi gli è stato vicino durante la sua breve, intensa vita, come Jannacci, Tomelleri, Libano, De Filippi e altri.
E allora perchè la sua tragica e misteriosa fine?
Al festival di Sanremo poi! Durante una manifestazione così fuori luogo per un artista dello spessore e della sensibilità di Tenco.
Racconta Gürtler che fu proprio Tenco a voler partecipare alla gara sanremese, pur sconsigliato da tutti, amici e colleghi.
“Luigi mi chiese di poter rescindere il contratto in anticipo per poter passare alla RCA che gli offriva il festival” – sono parole di Gürtler – “Lo lasciai libero, registrò per la casa concorrente “Ciao amore, ciao” e qualche tempo dopo, come desiderava, cantò in coppia con Dalida...a Sanremo”.
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