Lucio Battisti

Location:
Rieti, IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Pop
Label:
Ricordi (1966/1972) - Numero Uno (1971/1982)
Nasce a Poggio Bustone (RI) il 5 Marzo 1943



Si diploma, da giovane, perito industriale. Capisce presto, però, che la sua strada è un’altra. Impara a suonare la chitarra. La musica lo attrae più di ogni altra cosa. Siamo nel ’64. Tenta la fortuna a Roma, nonostante l’opposizione della famiglia. Esordisce come chitarrista nel gruppo I Campioni. E segue Tony Dallara nei suoi concerti. Si fa notare per la sua aria timida e tranquilla. Ciò gli vale l’appellativo di cucciolo. Ma ben presto rivela una determinazione non usuale. Stanco di suonare in gruppo, decide di intraprendere la carriera da solista. Dunque, nello stesso anno, si trasferisce a Milano. La capitale della musica italiana. Nel ’65 l’incontro con Christine Leroux. La discografica parigina lo introduce nel mondo della canzone. E favorisce l’incontro con il già celebre Mogol. L’anno successivo comincia la loro collaborazione. L’avvio non è dei più semplici. A Mogol non piacciono i brani che Battisti gli propone inizialmente. Tuttavia, intuisce le sue enormi qualità. E lo segue passo passo nel suo processo di maturazione artistica.



Proprio nel ’66 Battisti incide il suo primo singolo Per una lira. Lucio scrive la melodia, Mogol le parole. Questa è solo l’alba del loro lungo sodalizio. Nel ’67 i due collaborano con i Dik Dik e l’ Equipe 84. E come autori di 29 Settembre raggiungono la popolarità e il successo. Negli anni della contestazione proseguono per la loro strada. Non si curano delle critiche. Battisti è facile bersaglio di coloro che reputano la canzone d’amore un genere finito. Criticato anche perchè viene riconosciuto come un simpatizzante di destra. Continua, intanto, a sfornare un capolavoro dopo l’altro. Balla Linda del ’68 è un successo internazionale. Nel ’69 partecipa al festival di Sanremo con Un’avventura. Nello stesso anno vince il Festival Bar con Acqua azzurra, acqua chiara. Incide, inoltre, Dieci ragazze e Mi ritorni in mente. Ed esce il suo primo album Lucio Battisti. Il 1969, dunque, è l’anno della definitiva consacrazione. Negli anni Settanta continua a collezionare successi in serie. Senz’altro è il fenomeno musicale più importante di quel periodo. Ma poco, quasi nulla si sa della sua vita privata. Si ha notizia solamente del matrimonio con Grazia Letizia Veronesi, dalla quale ha un figlio. Siamo nel ’70. Pubblica il secondo 33 giri Emozioni. Dell’anno successivo è invece Battisti IV (Pensieri e parole). Ma non sono tutte rose e fiori. Soltanto il grande affetto del pubblico gli permette di resistere alle critiche più feroci. Qualcuno lo giudica cantante da studio di registrazione. Non sarebbe in grado, cioè, di sostenere un concerto dal vivo. La sua voce dicono sia troppo leggera. E in effetti non sono molte le esibizioni e i tour di Battisti. Anche negli anni di maggior successo. Si ricordano i duetti televisivi con e la collaborazione con la Formula 3. Il gruppo che lo segue nei concerti. Per tutto il decennio fedele compagno di viaggio resta Mogol. Lo segue nella sua evoluzione artistica. Fino a quando Battisti comincia a diventare, parole sue, più ermetico. Nel ’78 esce, dunque, Una donna per amico. Primo disco in cui comincia ad emergere un nuovo Battisti. Ed è, allo stesso tempo, uno degli ultimi lavori con Mogol.



Gli anni Ottanta sono gli anni dell’isolamento. Si rompe definitivamente il rapporto con Mogol. Rifiuta ogni apparizione in pubblico e non partecipa più a trasmissioni televisive. Ma la leggenda vuole che, per una scommessa persa, sia stato costretto ad un’esibizone alla TV svizzera. Sul piano artistico, invece, sperimenta nuovi orizzonti musicali. Nell’82 incide E già. Il disco si rivela un clamoroso insuccesso. Una curiosità. L’autrice dei testi, Velezia, altri non è che la moglie Grazia Letizia. Battisti continua, comunque, nella sua incessante ricerca. Trova il suo nuovo paroliere in Pasquale Panella. Questi lo affianca nella realizzazione di Don Giovanni del 1986. Poi usciranno L’apparenza nell’88 e La sposa occidentale nel ’90. Nel ’94, comunque, anche le strade di Panella e Battisti si dividono. Ciò avviene dopo la pubblicazione dell’album Hegel. Non ho più canzoni da scrivergli dice Panella. Da questo momento in poi Battisti non incide più nulla. Alla fine di Agosto (1998) la notizia che è ricoverato presso l’Ospedale San Paolo di Milano. Muore il 9 Settembre, alle 8.



DISCOGRAFIA



1969 • Lucio Battisti



1970 • Emozioni



1971 • Amore e non amore



1971 • Lucio Battisti volume 4



1972 • Umanamente uomo: il sogno



1972 • Il mio canto libero



1973 • Il nostro caro angelo



1974 • Anima latina



1976 • Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera



1977 • Io tu noi tutti



1977 • Images



1978 • Una donna per amico



1980 • Una giornata uggiosa



1982 • E già



1986 • Don Giovanni



1988 • L’apparenza



1990 • La sposa occidentale



1992 • Cosa succederà alla ragazza



1994 • Hegel



Video: EPPUR MI SON SCORDATO DI TE



Video: EMOZIONI (Versione acustica INEDITA)



Video: IL MIO CANTO LIBERO



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