PUBLISHED: Jan 07, 2015
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E’ un falso piano quel posto lontano
Che lascia distanti i dannati ed i santi
Che lascia scontenti ancorchè soddisfatti
Sfiancati, dubbiosi, alla conta dei fatti
E’ una scala lunghissima, interminabile
Che separa ciò che è certo da ciò che è labile
E che ci invita a una scalata senza precedenti
Dalla quale si può uscire solo da perdenti.
È l’amore di difficile architettura
Che sconfina facilmente nella fede
Che attira l’attenzione anche di chi non crede
E getta il seme del dubbio nella paura
E’ un sistema di specchi, di illusioni
Che ci fa pensare di esserne il centro esatto
È l’errore comune di un popolo distratto
Da migliaia di anni, da milioni
E’ la disattenzione per ciò che è scontato
La banalità dell’ovvio, dell’abusato
La stanchezza del distacco per ogni oltraggio
La violenza di chi è privo di coraggio
È causa e conseguenza, è la coscienza
È la linea dura della nostra cura
Quella che abbiamo scelto determinata
Da qualche legge fisica e qualche stronzata