cuntu e cantu rosa balistreri concerto a sortino - Video
PUBLISHED:  Mar 27, 2013
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Filmato di Rosa Balistreri con la canzone "Cantu e cuntu" registrata un anno prima di morire in un concerto a Sortino
Cari amici amanti della musica siciliana e del repertorio della folksinger licatese Rosa Balistreri, vi porgo un filmato della canzone di Rosa "Cantu e cantu" che Rosa ha composto con Bernardino Giuliano, (San Cataldo, 17 aprile 1935 -- San Cataldo, 29 marzo 1999) poeta e attore drammatico italiano, precisamente siciliano, interprete tra i più noti di poesia in lingua siciliana, nonché esperto conoscitore della cultura storico-popolare del territorio nisseno. Grande amico di Leonardo Sciascia, Ignazio Buttitta, Renato Guttuso, Nonò Salomone, Ciccio Busacca, Vittorio Gassman, Salvatore Quasimodo, Rosa Balistreri.
La particolarità di questo video è che Rosa Balistreri è al finire della sua carriera, un anno prima di morire, 1989 (è morta nel settembre 1990). Rosa, la si vede nel filmato è molto anziana, ma la sua voce è sempre riconoscibile per la sua potenza vocale ed interpretativa.
E' il periodo in cui Rosa accetta qualsiasi piazza pur di lavorare (è il periodo in cui la musica popolare è in declino e scarseggiano inviti per concerti o piazze. Alcuni amici di Sortino la invitano a cantare e lei insieme a Pippo Russo alla chitarra, ripercorre le più belle canzoni del suo repertorio.
La registrazione di questo filmato è stata tenuta sotto forma di Cassetta Video in un cassetto per circa 20 anni, ed un caro amico di Sortino, avendo comprato il mio libro "Rusidda .. a licatisi" su Rosa Balistreri me ne ha fatto omaggio ed io faccio omaggio agli amici cultori del canto siciliano di questa prima canzone: "Cantu e cantu".
E' una delle più belle canzoni del repertorio di Rosa Balistreri. In questa canzone c'è condensata la sua storia umana di sofferenza, lacrime e fame, la storia di tutti i lavoratori dei campi e delle miniere, delle sopraffazioni dei padroni, ma è anche la storia di chi non ci sta ad essere sfruttato e dimentica il dolore ed allora apre i pugni per conquistare la sua dignità, per "spaccare" con questi anche i "cieli" con lo scopo di far "piovere amore"
Insieme alla canzone "Quannu iu moru" è il testamento lasciatoci da Rosa.
Nicolò La Perna email niclap@alice.it
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