Avast | Sognando (Don Backy) - Video
PUBLISHED:  Sep 17, 2016
DESCRIPTION:
Cover Dedica a Michele Sciarillo
Ph. Stefano Schirato "Fuori di me"

Avast 2014
Benedetto Guadagno - voce
Fabio Gammone - chitarra acustica
Giovanni Lentini - chitarra classica
Cristiano Giammatteo - tastiere
Roberto Bellasalma - basso
Antonio Giambitti - batteria
Registrato da Antonio Giambitti

"Ciao amici, ho ascoltato Sognando nella vostra versione e devo dirvi che l'ho apprezzata e messa nel mio archivio. Mi piace quando artisti giovani re-interpretano a loro modo di sentire, i vecchi successi. E' la dimostrazione della validità delle canzoni, anche dal punto di vista di nuovi musicisti. Rifare una cover uguale all'originale, non ha senso.
Vi faccio i miei complimenti.
Buon lavoro"
Don Backy

Avast | Sognando
di Don Backy (1971)

Me ne sto lì seduto e assente
con un cappello sulla fronte
le cose strane che mi passan per la mente
avrei una voglia di gridare
ma non capisco a quale scopo
poi d'improvviso piango un poco
e rido quasi fosse un gioco
Se sento voci non rispondo
io vivo in uno strano mondo
dove ci son pochi problemi
dove la gente non ha schemi

Non ho futuro né presente
e vivo adesso eternamente
il mio passato é ormai per me distante
ma ho tutto quello che mi serve
nemmeno il mare nel suo scrigno
ha quelle cose che io sogno
e non capisco perché piango
Non so che cosa sia l'amore
E non conosco il batticuore
per me la donna rappresenta
chi mi accudisce e mi sostenta

Ma ogni tanto sento che
gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni non esatte
d'un tratto sento quella voce
e qui comincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare
la mente mia sta per scoppiare
E spacco tutto quel che trovo
ed a finirla poi ci provo
tanto per me non c'è speranza
di uscire mai da questa stanza

Sopra un lettino cigolante
in questo posto allucinante
io sogno spesso di volare nel cielo
non so che male posso fare
se sogno solo di volare
io non capisco i miei guardiani
perché mi legano le mani
E a tutti i costi voglion che
indossi un camice per me
le braccia indietro forte spingo
e a questo punto sempre piango

Mio Dio che grande confusione
e che magnifica visione
un'ombra chiara mi attraversa la mente
le mani forte adesso mordo
e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano
qualcuno mi diceva: "t'amo"
In un addio svanì la voce
scese nell'attimo una pace
ed è così che da quel dì
io son seduto e fermo qui
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