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RIT:
quando il concetto, arriva, aspetto, m'esca in rima
sta musica, ti illumina, come la mescalina.

[Ferro]
l'esordio è già un classico, è l'odio che mastico
(fra) tieniti il podio, io voglio il massimo
Ferro Giant poesia, sei tu quello che abbaia
se spari la profezia e poi sparisci come i Maya
sull'argine tra gioia e paranoia riempio pagine
nei posti che frequento il cambiamento è facile
la mia è la storia a margine di una memoria fragile
ferma ad un momento, Memento, un fermo-immagine
Baggio, Bande Nere, Dea, Sid, se consideri
il ghiaccio nelle vene solo per l'idea assideri
e in mente a chi ci ascolta ora è evidente l'impressione
che stiam due metri sopra la vostra repressione
più pecco più resto lo stesso e non vorrei
che il testo peggiorasse al mio posto, Dorian Gray
sto di fisso tra i rei, viste le tue regole
se non fossi colpevole nemmeno vivrei.

RIT:
passo la vita al parco a cazzeggiare con gli altri
e guido un motorino scrauso ma manco fosse un harley

[Dea]
faccio rime ABBA e gridi "mamma mia"!!
non rappo di polizia, e neanche di droga e pappa
dea scappa, da chi contratta, industria e giornalisti
non prendo rischi e fischi e vaffanculo a quella casta
come lechner sarò franco
in giro troppi clowns, finti atleti da smackdown o saltimbanco
il mio Dj merita n'applauso, e come il danno
ti rimanno al punto 6 ma, a quello dell' MC scrauso
stretti ed euforici, cori allegorici contro il papa nazista
con il borghetti nella destra e sciarpa Irr dentro la sinistra
canto per l'Istria e Mi, tengo stretta la bandiera
e l'unica etichetta è sotto la visiera del new era
odio quei rambo mal riusciti che vedi nei film
umili e bravi i quali ti salvan sempre dai più cattivi
ma gli sbirri reali fanno fuoco dall'autogrill
però per gabbo manca poco che siano tutti impuniti.

RIT:
io credo a ciò che vedo ma non prego questo dio,
zio, vivo e muoio presto ma non resto nell'oblio.

[Sid]
Cremato nel '79 ma adesso dalla sua cenere
Sidvicious è rinato ma ora ha cambiato genere
lui è la via d'uscita perchè mi costringe a scrivere
e a vivere la sua vita inaudita e degenere
fanculo a Gesù Cristo e alle tonache al governo
zio contro il tuo perbenismo io ho cronache dall'inferno
è un cordone ombelicale io con l'odio e con il male
il soffrire ed il cantare ho un legame fraterno
questa è la Rapsodia che colma il divario
tra il rap ordinario e la pura poesia
tu vai per la tua via a me nessuno più mi segue
perchè in senso opposto al vostro prosegue la mia
Sid canta fuori dal coro e quello che ti trasmette
è omicidio sonoro noi:Natural Born Rappers
e se non è abbastanza tu in ogni circostanza
mi trovi nella stanza 237.

Estratto dall'album "Senza Fare Rumore" in freedownload o copia fisica.
Foto by Cristina Rizzo (Grafica Mangusto)