Donizetti - Roberto Devereux - Zoran Todorovich - Video
PUBLISHED:  Mar 01, 2012
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Munich, 19.1.2004

ROBERTO
Ed ancor la tremenda
Porta non si dischiude? ...
Un rio presagio
Tutte m'ingombra di terror le vene!
Pur fido messo,
E quella gemma è pegno
Securo a me di scampo.
Uso a mirarla in campo,
Io non temo la morte;
Io viver solo tanto desio,
Che la virtù di Sara
A discolpar mi basti ...
O tu, che m'involasti
Quell'adorata donna, i giorni miei
Serbo al tuo brando, tu svenar mi dei.
A ti dirò, fra gli ultimi singhiozzi,
In braccio a morte:
Come uno spirto angelico
Pura è la tua consorte ...
Sì! Lo giuro, e il giuramento
Col sangue mio suggello ...
Credi all'estremo accento
Che il labbro mio parlò.
Chi scende nell'avello
Sai che mentir non può.
odesi calpestio e sordo rumore di chiavistelli
Odo un suon per l'aria cieca ...
Si dischiudono le porte ...
Ah! la grazia mi si reca ...


SCENA QUINTA
Un drappello di Guardie coperte di bruna armatura, e detto.

GUARDIE
Vieni, o Conte.

ROBERTO
Dove?

GUARDIE
A morte.

Roberto resta come percosso dal fulmine, Momento di silenzio.

ROBERTO
A morte! A morte? ...
Ora in terra, o sventurata,
Più sperar non déi pietà! ...
Ma non resti abbandonata;
Avvi un giusto, ed ei m'udrà.
Bagnato il sen di lagrime,
Tinto del sangue mio
Io corro, io volo a chiedere
Per te soccorso a Dio! ...
Impietositi gli angeli
Eco al mio duol faranno ...
Si piangerà d'affanno
La prima volta in ciel!
lo corro, io volo a chiedere, ecc.

GUARDIE
Vieni ... a subir preparati
La morte più crudol.

ROBERTO
Ah! Bagnato il sen di lagrime,
Tinto del sangue mio, ecc.
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