Jack Sparra - Stray Dog - Video
PUBLISHED:  Mar 03, 2014
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L'esistenza degli animali domestici è relativamente recente in Spagna. Paese di cultura tradizionalmente cattolica, machista e violenta, la Spagna fino a poco tempo fa trattava gli animali con indifferenza, e talvolta con fosca crudeltà. Ma l'opera di standardizzazione si compiva, su questo piano come sugli altri, e la Spagna si uniformava alle norme europee, e specialmente inglesi. L'omosessualità era sempre più comune e ammessa; l'alimentazione vegetariana si diffondeva, come le stupidaggini New Age; e gli animali domestici, chiamati così simpaticamente mascotas, sostituivano a poco a poco i bambini nelle famiglie.
Il processo era però solo agli inizi e conosceva numerosi fallimenti: era frequente che un cucciolo, regalato come un giocattolo a Natale, venisse abbandonato alcuni mesi dopo sul ciglio di una strada. Si formavano così, nelle pianure centrali, mute di cani randagi. La loro esistenza era breve e miserabile.
Infestati dalla scabbia e da altri parassiti, trovavano cibo nelle pattumiere degli autogrill, e finivano di solito sotto le ruote di un camion. Soffrivano soprattutto, terribilmente, dell'assenza di contatto con gli uomini. Avendo abbandonato il branco da millenni, avendo scelto la compagnia degli uomini, il cane non è mai stato in grado di riadattarsi alla vita selvaggia.

(Michel Houellebecq - La possibilità di un'isola)

La Mannaia Records 2014
https://www.facebook.com/asthragubba

Prodotta da Jack Sparra
Registrata a La Mannaia Records
Mix e master di Jack Sparra

Cover art: Dade Ruskoe https://www.facebook.com/dade.ruskoe


Mi avete rotto il cazzo in due, come a un Brit Milah,
ho la tua testa, Salomè, chi è che fa la vittima?
Sto in aria, in Area, chiamala Demetrio Stratos-fera,
la vita mi dà limoni, io mi faccio una pera.
Sono a una mina, consumato, temperalapis,
non ti hanno detto che stanotte non puoi entrare gratis?
Indì gazzu sei andendi [=dove cazzo stai andando],
"Quo vadis?" per gli intellettuali,
'sto mare è pieno di pesci e voi siete gli anisakis.
Vorrei diventare il re di voi stupidi, magari,
ma sono figlio di un casato di umili natali,
ci credi, ancora in piedi, qui, fra tutti gli uragani,
giro le viti del tuo mondo, Haruki Murakami.
Dio, perdonami, perché è un peccato,
il futuro io ce l'ho buttato
con le tue foto, oltre quell'oltre che valeva solo
cinquanta euro dentro un Compro Oro.

[Bridge]
Non ti avvicinare, perché ho un cuore di cane,
mi amerai per due mesi, poi mi vorrai abbandonare,
non ti avvicinare al mio cuore di cane,
c'è già abbastanza sangue su queste autostrade.

[Ritornello]
Sono un bastardo se distruggo tutto,
sarò bastardo se ne lascio un po',
c'era una volta te che mi dicevi "ci sarò sempre"... o forse no.
Sono arrivato per vivere tutto, sono arrivato ma non tornerei,
sto correndo a cento all'ora da nessuna parte, ed è tutto ok.

Dicevo, mi hai lasciato una valigia piena di
auguri che mi si spezzi il collo entro mercoledì,
non fare la scema, non fare la scena,
non vale la pena di rovinare la cena.
Oggi c'è selezione, al Beagle suona Charles Darwin,
e tu sei nata quando uscivo con le felpe Maui,
con questo pliffo [=idiota] che mi guarda, cosa potrà farmi?
Trema come un fiore, "Let's dance" come David Bowie.
C'è solo indie rock, non ti vedo, ti indico,
terrore come a Monaco dentro il villaggio olimpico,
sono in bilico, mitico, ho fritto il sistema limbico,
dimmi come farò adesso che è finita Smooth Criminal.
Non sento niente, forza, picchia più forte,
mi torna tutto indietro tipo Moonwalker,
vado sempre incontro al buio perché in ogni storia
chi va verso la luce non riesce a uscire dal coma, e tu

[Bridge]
Non ti avvicinare, perché ho un cuore di cane,
mi amerai per due mesi, poi mi vorrai abbandonare,
non ti avvicinare al mio cuore di cane,
c'è già fin troppo sangue su queste autostrade.

[Ritornello]
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