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La vita nella musica procede spesso sul bordo fra il tragico e l'indifferenza. Però ci sono gli incontri che la rendono speciale. Come quello con la sensibilità di Sergio Marino, nel calore umano dell'estate ragusana di un po' di anni fa. Vincenzo: "Sai, Sergio sta registrando un disco…" e dopo poche ore, trovarsi semplicemente dal guardare la campagna a sedersi al piano verticale in un piccolo studio. Pochi appunti su un foglietto. Si accendono le macchine. Si spengono. Arrivederci sorridendo. Chissà quando. Chissà.
Quindici giorni fa ho ritrovato per caso in macchina il frutto sereno di quell'amicizia pomeridiana. L'ho ascoltato e mi chiedevo, come fa la canzone, chissà dove sei… Qualche giorno fa, improvvisamente, Sergio Marino ci ha lasciato. Ci ha lasciato la sua musica, le sue parole, la traccia di una sensibilità aperta all'incontro, all'amicizia, alla vita. Addio Sergio.