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E così un altro volume della migliore biblioteca della musica vola via. Ieri RUDY ROTTA ha perso definitivamente una lunga battaglia con un male che da mesi gli impediva anche di suonare. Nel video lo si vede duettare con Alex Britti durante un mio Barone Rosso del 1° luglio 2013.
Rudy era un bluesman molto più famoso nel mondo che in Italia. Al Kansas City Blues Festival la sua performance era stata definita la migliore d’Europa. Sul palco ha suonato insieme a musicisti prestigiosi come B.B. King (che lo ha voluto anche nella crociera Mississippi Boat celebrating B.B. King), John Mayall (padre del blues revival britannico), Peter Green (storico chitarrista del primi Fleetwood Mac), Brian Auger (tastierista con cui ha fatto diversi tour), Allman Brothers, Champion Jack Dupree, Ian Paice (batterista dei Deep Purple).
Il blues è una musica dove non ci sono razzismi o strategie di convenienza, ma che ti permette di duettare sui palchi in jam con musicisti anche prestigiosi, sempre se sei davvero bravo e Rudy lo era.
In Italia, a parte i miei programmi e una partecipazione al 1° maggio, non aveva spazio in TV, ma all’estero si è occupata di lui anche la BBC.
Di recente aveva unito le musiche di Beatles e Rolling Stones in un album pieno di improvvisazioni.
Era un musicista schivo, riservato. Ogni tanto mi chiamava per annunciarmi un nuovo disco o raccontarmi di qualche concerto importante. Una volta da Verona, dove abitava dopo un’infanzia passata in Svizzera, è venuto a trovarmi a casa per portarmi il suo album, poi siamo andati a cena e mi sono beato dei suoi racconti dove protagonisti accanto a lui erano leggende di cui da ragazzino compravo i dischi, che adoravo. L’ho ospitato alcune volte al Barone Rosso.
Ultimamente non si faceva più vivo e mi chiedevo perché. Ora capisco.
Lo attendevano Buddy Guy, Taj Mahal, Keb’ Mo’, John Hammond e altre storici artisti nel mar dei Caraibi alla Legendary Rhythm’n’Bles Cruise dove Rudy era stato invitato.
Non arriverà perché il volo che ha preso lo porta in altre terre, lontane dai nostri occhi terreni.