Jocelyn Pulsar - 25000 anni fa (videoclip) - Video
PUBLISHED:  Apr 14, 2012
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questo è il primo singolo tratto dal quinto album dell'artista forlivese: "aiuole spatitraffico coltivate a grano". acquista il cd su www.garrinchadischi.it o scarica gli mp3 qui http://garrinchadischi.bandcamp.com/album/aiuole-spartitraffico-coltivate-a-grano
News secondo me da inserire nel fb di Garrincha assieme alle date del mio tour.

IL VIDEOCLIP DI JOCELYN PULSAR "25000 ANNI FA" (Regia di Luca Coralli) realizzato da Giulia Sagramola ha vinto il premio "Zero Clip" come miglior video musicale allo "Zero Trenta" Festival di Ferrara.

Le mani ed i diegni sono di Giulia Sagramola.

Avete mai visto le aiuole spartitraffico coltivate a grano? Erano altri tempi, quelli in cui ancora si faceva la guerra sul campo da battaglia. Ma erano gli stessi tempi di oggi a parlar di carestia e di crisi, seppure vestite in modo diverso. Ed è in questo contesto, a due anni di distanza dal precedente Il gruppo spalla non fa il soundcheck, che nasce il nuovo disco di Jocelyn Pulsar Aiuole Spartitraffico coltivate a grano. Stesso stile e stessi temi "nostalgici" ma diversi gli arrangiamenti e la scelta della tavolozza cromatica dei suoni. Il cantautore forlivese, Francesco Pizzinelli in arte Jocelyn Pulsar, non parla direttamente della crisi ma la guarda dalla finestra e la racconta attraverso la semplicità delle piccole cose quotidiane. Parla di coppie e di amore, parla della squadra del cuore, della terra dove si nasce e di quella che fa crescere. Parla del tempo che passa e della mancata evoluzione dell'uomo, di come da questa prospettiva tornare a "25000 anni fa" sia un attimo. Ma ci sono anche le canzoni della sopravvivenza, come "Inevitabilmente, naturalmente, il Cesena perde", quasi un vademecum in quei giorni in cui si è lasciati dalla ragazza e la squadra del cuore, per l'appunto, inevitabilmente perde. È un disco che con ironia e certezza racconta di quelle verità che a volte vengono celate e non vedono l'ora di essere scoperte.

È una produzione Garrincha Dischi 2012. Scritto e suonato da Francesco Pizzinelli con l'aiuto di Francesco Brini (batteria), Matteo Romagnoli (cori, mani, percussioni), Nicola Manzan (violini su 01), Elia Dalla Casa (sax baritono su 04, 05, 07, 10), Luca De Marchi (tromba su 07), Renzo Picchi (pianoforte su 04) e Mattia Barro (cori su 02). Prodotto, registrato e mixato da Matteo Costa Romagnoli tra il Donkey Studio di Medicina (Bo) e lo Spektrum Studio di Bologna. Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spektrum Studio di Bologna. Il pianoforte su 04 è stato registrato presso Il Magazzino di via dei Poeti, a Bologna. Illustrazioni di Giulia Sagramola. Impaginazione di Elia Dalla Casa e B.E.
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