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IL PARADISO DEGLI ORCHI - biografia
La nascita ufficiale de IL PARADISO DEGLI ORCHI è nella Primavera del 2007, ma l'idea si forma nel 2006 attorno alle infinite ore di improvvisazione a cui Michele Sambrici (chitarra e voce) e Marco de Giacomi (batteria) erano soliti dedicarsi. L'intenzione era dare una forma precisa alla musica sinora creata: unire le migliori idee nate dall'improvvisazione e trasformarle in canzone, senza limiti di genere o di intenzione.
Nella band entra subito anche Iran Fertonani alle percussioni, insieme a Claudio Gaffurini alla voce e Jason Cancarini come bassista. Nel 2008 Stefano Gelmini subentra come cantante e le canzoni prendono una forma e un sound più classici, incidono il primo demo e i live si fanno sempre più frequenti.
Ma è solo nel 2009 che la formazione si stabilizza e prende coscienza delle sue capacità: Stefano e Jason lasciano per portare avanti i loro progetti paralleli, Andrea ' Basso' Corti entra a pieno titolo nella band, e non trovando nessun cantante disposto a seguire il genere Michele decide di mettersi davanti al microfono.
Con questa formazione essenziale si ritorna alle origini e le idee vengono re-interpretate senza limiti, re-incidono le nuove parti del demo e riprendo i concerti dal vivo. E' un momento prolifico per la maturazione della band che prende coscienza delle sue capacità,
i concerti vengono arricchiti da variopinte improvvisazioni e le nuove composizioni si fanno sempre più eclettiche. Sempre nel 2009 è grande la soddisfazione quando la casa di produzione americana Quickstar Production sceglie il loro singolo 'Where is the light?' per la compilation di beneficenza internazionale Rock4Life 2009.
Nel 2010 il gruppo decide di incidere il proprio disco di debutto, totalmente autoprodotto, dove raggruppare tutto ciò che è stato creato fino a quel momento. Le registrazioni hanno inizio a Giugno presso ALTREFREQUENZE STUDIO di Brescia e il disco verrà presentato
il 19 Dicembre 2010 presso l'AEROSOL LAB di Villanuova sul Clisi (BS).


IL PARADISO DEGLI ORCHI - musica
Sin da subito l'intenzione di Marco e Michele e' stata di non porsi nessuno limite
al genere musicale suonato. Lo stile musicale è per il gruppo come un colore sulla tavolozza del pittore, uno strumento per ricreare al meglio l'atmosfera che la canzone richiede. Ogni componente della band proviene da esperienze musicali differenti lasciando così un forte segno in ogni arrangiamento. Il repertorio è caratterizzato da un eclettico connubio tra pop e progressive, rock e psichedelia, atmosfere mediterranee ed elementi etnici, definito dalla band come PROP(K) MUSIC.
Il sound unisce le influenze di nomi storici come Queen, Pink Floyd, Julian Cope, Frank Zappa, Genesis, Yes e Talking Heads, ad altri più moderni quali Muse, Flaming Lips, Primus, Angra, Primus e Guillemots.
Nonostante il nome il cantato rimane principalmente in lingua inglese tranne rare eccezioni.

IL PARADISO DEGLI ORCHI - il disco
Nel disco di debutto la band raccoglie tutto ciò che fino ad ora è stato composto, in modo da
sigillare completamente il primo capitolo della loro ricerca musicale.
Le registrazioni, il mixaggio e il mastering avvengono completamente presso ALTREFREQUENZE STUDIO di Brescia, con il prezioso supporto tecnico di GIORGIO REBOLDI e GIORGIO PRESTI. Per avere una fotografia precisa di quello che IL PARADISO DEGLI ORCHI era nel momento di entrare in studio, e per dare ai brani la stessa intenzione
esecutiva che possiedono dal vivo, le basi di basso-chitarra-batteria vengono registrate in presa diretta pescando volutamente i rientri degli strumenti con i microfoni e con un raro utilizzo del metronomo. Lo stesso lavoro viene ripetuto con le seconde chitarra e le percussioni, che vengono ripresi in contemporanea nella stessa stanza.
Un lavoro eclettico al cui interno convivono brani dal netto tiro pop accanto a lunghe composizioni più nervose e lunatiche, e atmosfere più mediterranee sono seguite da pezzi più violenti e pesanti.
Il disco sarà presentato il 19 Dicembre 2010 alle ore 20:00 presso l'Areosol Lab di Villanuova sul Clisi.