Max Cosmico

Location:
Rimini, IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Minimalist / Blues / Psychedelic
Site(s):
Label:
Latlantide
Type:
Indie
E' uscito il CD "La Musica Differenziata"

di Michelangelo Mineri & Max Cosmico.

Prodotto da LATLANTIDE (Dario e Ivaldo Riva).

Edito da EMI Music Publishing



Sono nato a Mestre nel ’74 e vivo a Rimini dal ’78.Suono la chitarra da quando avevo circa 15 anni, debuttando con il consueto gruppetto parrocchiale ("Swindle Blues Band").Il mio primo vero gruppo è stato i “Thee Hairy Fairies” (le “Fate Pelose”), con cui ho suonato per circa dieci anni, suonando spesso dal vivo (anche come gruppo di supporto a Fleshtones, Link Protrudi dei Fuzztones e Rocket from the Crypt) e incidendo anche due album, che hanno ricevuto ottime recensioni (Mucchio Selvaggio, Rockerilla, Rumore.).Dopo quell’esperienza ho portato avanti qualche collaborazione con musicisti delle mie parti. Ho suonato con Paul Chain prima e con Paolo Catena poi. Infine, una breve esperienza con Gabriele Gabrielli (ex cantante degli Hairy Fairies) e con "Mr. Soul" Teo Dondi, in una band piena di potenzialità chiamata Sunspots (in onore di Julian Cope) .ma ora è arrivata la svolta: la mia carriera solista! Cosa mi ha spinto a intraprendere questa nuova strada? L’esasperazione. Oltre ad essere un grandisssssimo musicista e artista, sono laureato in economia (con 110, ci credereste?) e ho fatto pure un master.e tutto questo per cosa? Per lavorare con un micragnoso (ed eterno) contratto a progetto. Ebbene si! Appartengo alla famosa “Generazione 1000 euro”, precaria, sfruttata, senza certezze ed aspettative per il futuro. E allora a questo punto mi sono detto: chi me lo fa fare? Tanto vale dedicarmi completamente alla mia vera passione, la musica! E dunque, alla fine, ringrazio la legge Biagi per aver creato questo contesto di precarietà sistematica in cui quelli della mia generazione, a questo punto, possono sollevare il capo chino sul fatturato (degli altri) e buttarsi ad inseguire i propri sogni. La mia esasperazione riguarda anche il panorama musicale italiano. Possibile che non esista in Italia qualcosa di veramente alternativo, ma senza essere necessariamente “di nicchia” o “underground” o, peggio ancora, venire etichettato come “rock demenziale”? Dov'è finita l’ironia, la rabbia malinconica, l’occhio sarcastico sull’attualità? Tutto questo è finito dopo Rino Gaetano? Oggi gli artisti parlano tutti dei cazzi loro in modo autoreferenziale e autocelebrativo, scimmiottando gangster rap americani (con temi improbabili del tipo "mio padre ha sparato a mia madre, ho passato l'infanzia al riformatorio" e altre cacate.), oppure sfornando in serie banalità sentimentali e d'ammmore. Nessuno (tranne Frankie Hi-NRG) parla dei veri problemi della nostra generazione, del precariato, del non arrivare alla fine del mese con lo stipendio, del non poter offrire la cena alla nostra ragazza, della più completa disillusione sul futuro.(chi può permettersi di fare figli??) Come è nata “L’invasione dei Cazzabubboli”? E’ nata da una vignetta di un mio amico, Riccardo Castelli, un architetto/fumettista, anche lui uno di quelli che in questo clima di incertezza si è messo a inseguire i propri sogni. Inizialmente abbiamo creato questa t-shirt con la vignetta dei Cazzabubboli, poi ho avuto un flash dopo essere stato ad uno spettacolo di Beppe Grillo. Sosteneva di essere arrivati alla fine della nostra civiltà e quasi auspicava l’invasione di una civiltà aliena che ponesse fine alle nostre miserie. Ma certo.i Cazzabubboli! Una visione un pò distruttiva.ma in un certo macabro senso consolante!Per quelli che ascoltano questi brani: sono convinto che oggi non sia l’aspetto tecnico a fare la differenza. Ormai chiunque può ottenere risultati eccezionalmente professionali e “da studio di registrazione” con un PC, a casa propria. Io penso che la differenza sia nella genuinità dei brani, nella loro rudezza, se vogliamo, nel fascino della loro “scalcinatezza”. La differenza sta nell’avere qualcosa da dire, che non siano solo sentimentalismi e sdolcinatezze d’amore. Ho molto altro da dire e cerco qualcuno che mi permetta di dirlo (e di suonarlo) a più gente possibile.



La stampa dice di me (clicca per leggere la rassegna stampa sul mio blog):



Se volete scrivermi, fatelo pure, il mio fido Aziz (chiaramente l'ho assunto con un contratto a progetto) smisterà le e-mail per me: maxcolosimo@alice.it



E mi raccomando: visitate il sito www.generazione1000.com e firmate la petizione online per la riforma della stra-abusata Legge Biagi! www.generazione1000.com

Vi segnalo inoltre un ottimo blog, gestito da Angela Padrone, giornalista del Messaggero, che ha scritto un libro su noi precari in uscita quest'estate. Per visitarlo, cliccate sulla copertina del libro:
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