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Baritono CESARE BARDELLI (Sampierdarena 1910 - Milano 2000)
Debutta ad Alessandria dEgitto al Teatro Zizinia come Amonasro in Aida, e lanno dopo al Cairo in Scarpia che diventerà il suo ruolo preferito in assoluto, lo interpreterà per 950 volte
Agli inizi della carriera canta in Italia a Milano in teatri minori. Poi in Emilia.
Tra il 1944 e il 1945 canta al Teatro Verdi di Trieste in Forza del destino, Andrea Chénier, Barbiere di Siviglia, Rigoletto, Lucia, Salome, Tristano e Isotta, Traviata, Fedora.
Nel marzo del 1947 compare negli USA, dove a Philadelphia canta Amonasro, da qui decide di trasferirsi definitivamente in America dove canterà fino al 1979.
Tra il 1948 e il 1949 porta a Philadelphia, Jago, Conte di Luna, Barnaba, Germont, Scarpia, Tonio, Rigoletto.
Compare a Cuba (LAvana) e a Caracas. Nel 1950 canta al New York Opera City, dove sarà per anni un punto di riferimento nel repertorio italiano.
Nel 1952 debutta a Washington e New Orleans. A San Francisco canta in Boheme, Butterfly con Licia Albanese, Boris con Rossi-Lemeni e la Simionato, Ballo in maschera.
Nel 1957 debutta al Metropolitan come Alfio in Cavalleria rusticana accanto a Björling e la Milanov.
Negli anni sessanta si produrrà principalmente in Europa, mentre negli anni settanta tornano a predominare gli impegni americani.
Da laddio alle scene al Teatro Municipal di Tampa con Carmen.
Voce autentica di baritono, ampia, generosa, incline al canto verista ma con unottima impostazione tecnica.
Detiene un curioso record in 42 anni di carriera non saltò mai una recita.
Fu definito dalla critica americana Il principe dei baritoni.
Si può sentirlo in un CD edito nel 2006 dalla casa discografica Bongiovanni dal titolo: Cesare Bardelli, Live recording 1942-1972 - sigla GB 1197-2.