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Il progetto dello SmallTown nasce dallo studio degli schemi di un gran numero di compressori e dalla consapevolezza che molto spesso le soluzioni adottate potevano essere migliorate.

Prima di tutto è stata scelta una "filosofia di intervento".
Molti circuiti classici attenuano i segnali forti per poi amplificare tutto in modo da avere un livello di uscita accettabile; questo implica che ogni rumore generato prima dello stadio di quadagno venga rafforzato in uscita.
Il principio in base al quale funziona lo SmallTown è diverso: i segnali deboli vengono amplificati mentre quelli molto forti vengono lasciati passare inalterati; in questo modo il rumore aggiunto dall'effetto è minore e più controllabile, la timbrica dello strumento rispettata.

Lo stadio a guadagno variabile è costituito da un amplificatore operazionale selezionato per le ottime qualità audio in configurazione non invertente, la rete di retroazione include una fotoresistenza accoppiata otticamente al circuito di sensing del segnale.
Il vantaggio maggiore di questa soluzione è un'impedenza di ingresso elevata e costante.
Le maggiori innovazioni riguardano però il circuito che si occupa di "misurare" l'ampiezza del segnale e regolare il guadagno dello stadio. E' stato progettato un sistema che permette un'azione estremamente precisa e graduale, senza scalini, punti ciechi o soglie di intervento. I tempi di attacco e rilascio sono stati fissati dopo molte prove e confronti. Molti dettagli tecnici sottovalutati nei progetti classici sono stati individuati e risolti.
Il risultato è un compressore estremamente naturale, che rispetta il tibro dello strumento, senza colorazioni o distorsioni, permettendo di arricchire l'equilibrio armonico (a bassi livelli di Compressione), di aumentare il sustain, di controllare la dinamica per parti di accompagnamento solide e consistenti o per aumentare definizione e presenza di parti solistiche specie se abbinato ad una distorsione/overdrive.

Una precisa scelta è anche quella riguardante i controlli disponibili.
Nessuna regolazione per attacco e rilascio perchè, secondo la filosofia di tutti i progetti English Effects, quello che si vuole creare non è una giostra che vada bene un po' a tutti ma un pedale con una sua precisa caratterizzazione, riconoscibile, che a qualcuno potrà non piacere ma che da qualcun altro potrà essere amato.
Oltre ai chiari controlli di volume (VOL) e compressione (COMP) è stato inserito un controllo di sensibilità (SENS) quasi mai presente nei prodotti in commercio ma indispensabile!
Un compressore agisce e reagisce alla dinamica del segnale: più il segnale è forte meno viene amplificato. Tutto ciò, ovviamente, entro certi limiti: c'è un massimo di amplificazione, per cui sotto un certo livello di segnale il guadagno rimane costante e non c'è più compressione, e c'è un minimo di amplificazione per cui sopra un certo livello il guadagno rimane unitario.
La dinamica di uno strumento varia moltissimo al variare dello strumento, dei pickup, delle corde, dello stile, ecc. Per questo è indispensabile poter adattare il compressore al proprio caso in modo da ottenere sempre il massimo delle prestazioni.
Per regolare il livello di sensibilità bisogna collegare la chitarra all'ingresso dell'effetto, impostare VOLe COMP a zero e regolare SENS in modo che tocchi leggeri delle corde accendano molto debolmente il led di segnalazione mentre lo stesso diventi molto luminoso solo con forti pennate. Se il led è sempre debole aumentare la sensibilità, se si accende appena si toccano le corde diminuirla. La regolazione si potrà poi perfezionare durante l'uso.

http://www.englisheffects.it/main.php?id=14