Ness - Apnea (Prod. Fabio Musta) - Video
PUBLISHED:  Nov 03, 2015
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Ness - Apnea (Prod. Fabio Musta)
Terzo singolo estratto dall'album "Philosophy"
© 2015 Ness - Bm records - Yo Press! \ Realizzato da Eikona Lab

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Testo:
Chiudo gli occhi e penso che sarà
sento il vento che muove le grida dell'anima
provo rabbia e indignazione
mentre trattengo il fiato cerco distrazione
costantemente in apnea
in un mare di pianto vive la sua odissea
chiudo gli occhi e penso che sarà
il mondo tiene il respiro finchè non cambierà

Qui dove il sole brucia
l'aria è cruda
la pioggia sfiducia
dove l'erba lenta sfuma sulla strada che consuma
che c'è?
troppe nuvole il cielo dov'è?
sarà la luna a far segnali di fumo col Kalumet
impara ad essere normale
a far parte del mondo infame
dove tutti fanno i santi e nessuno sa perdonare
dovreste avere fede
poi cosa succede
al bimbo chiuso in sacrestia solo con il prete
ed è soltanto un esempio di questo scempio
ora che essere te stesso vuol dire avere un nemico dentro
e non è detto che siam vittima del tempo senza eroi
perché il tempo che viviamo lo votiamo noi
qui dove vivo sono clandestino canto e scrivo
figlio come te di sto posto che descrivo
e non mi fido di sto mondo che mo ride per non piangere
perché la nostra forza e nascosta dalle lacrime

Chiudo gli occhi e penso che sarà
sento il vento che muove le grida dell'anima
provo rabbia e indignazione
mentre trattengo il fiato cerco distrazione
costantemente in apnea
in un mare di pianto vive la sua odissea
chiudo gli occhi e penso che sarà
il mondo tiene il respiro finchè non cambierà

piove acido su sto terreno arido
coltivato da un agricoltore che oramai è ubriaco fracido
Sgarbi nei salotti che fa il matto in piazza il nuovo Picasso
Fa la fame tra caricature ed un ritratto
Com’hai fatto a meritarti ste miserie?
Il mondo cade a pezzi e c’è chi balla sulle sue macerie
Acqua azzurra
Acqua chiara
La canti stonata
Mentre qui ti servono acqua inquinata
Ditemi chi paga il manganello che s’infrange
Libero con foga sulla testa di chi piange
Ordini il soldato che non sa come combatte
Ma vivrà per sempre con il sangue sulle scarpe
Qui dove vivo sono clandestino
Canto e scrivo
Figlio come te di sto mondo che descrivo
e non mi fido di chi naviga solo sul mio diario
ma di chi naviga e non sbarca il lunario.

Chiudo gli occhi e penso che sarà
sento il vento che muove le grida dell'anima
provo rabbia e indignazione
mentre trattengo il fiato cerco distrazione
costantemente in apnea
in un mare di pianto vive la sua odissea
chiudo gli occhi e penso che sarà
il mondo tiene il respiro finchè non cambierà

Chiudo gli occhi e penso che sarà
sento il vento che muove le grida dell'anima
provo rabbia e indignazione
mentre trattengo il fiato cerco distrazione
costantemente in apnea
in un mare di pianto vive la sua odissea
chiudo gli occhi e penso che sarà
il mondo tiene il respiro finchè non cambierà
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