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Dedicata al suo babbo....

Brano inedito live, che il grande maestro Erminio ha dedicato al suo babbo.
Alla presentazione di questa canzone Erminio ha così scritto:
Questo brano è dedicato a mio padre è per voi amici miei,
è l'unica versione che esiste.
***Amiamoci finché ne abbiamo la possibilità per non avere mai rimorsi o rimpianti."***

* Riprese e montaggio video Alfredo Flaminio *

- Uomo -

E da uno scoglio guardavi il mare
e ci vedevi la vita tua.
Quel moto lento e regolare
e sotto un mondo l'immensità.
Sentivi l'onda infrangersi sul cuore,
quel cuore grande e libero
senza riuscir a trovare le parole
così fermare quella magia.
E una maremma davvero amara
un giorno prese la tua gioventù;
e tutti in fila come una gara
col nodo in gola che non si sciolse mai.
Nello stomaco della terra buia
come la morte e forse più,
in quell'Europa del dopoguerra
mentre nascevano le tv.
E quelle sere di stufe a legna
e panni ad asciugare su.
Io ti vedevo come una montagna
piccolissimo in braccio a te
e quelle mani di minatore
che mi insegnarono a vivere.
E son cresciuto a cuore e sudore
e tanta voglia di ridere.

Uomo, questa canzone è per te
Uomo, chissà se la sentirai
Uomo, questa canzone sei tu
Uomo, chissà se mi ascolterai

Quei pomeriggi di carte e vino,
dopolavoro degli operai:
c'era il tuo sguardo triste e lontano
e quell'angoscia che non capii.
Fu quell'orgoglio di uomo vero,
nascose la tua sensibilità.
Tu mi parlavi ma io non sentivo,
io non capivo quell'anima.
E mura bianche di un ospedale,
un freddo anno che cominciò.
L'ultima rabbia a cercare il sole
poi l'universo che si oscurò.
Ti vidi piccolo su quel letto...
poi una macchina ti portò via.
Io che non piansi e portai rispetto
a chi mi diede la vita sua.

Uomo, questa canzone è per te
Uomo, chissà se la sentirai
Uomo, questa canzone sei tu