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Emanuele Di Giorgio, inizia il suo percorso artistico sviluppando negli anni una ricerca musicale, basata sulla sperimentazione del suono, modulato sull’eco dei quartieri siciliani. Il processo formativo si basa nella scoperta dei ritmi multietnici dell’isola, terra ricca di storie culturali. Il cantautore siciliano Emanuele Di Giorgio, raccoglie sul suo territorio le esperienze del vissuto della sua gente, grandi storie di piccoli uomini, trascritte in poesie diventano presto canzoni. Lo scambio tra i popoli, che coabitano in Sicilia, mostrano prodotti d’Arte, risultato possibile soltanto nella condivisione e nell’unione degli intenti, così, la musica linguaggio universale rinasce nella terra promessa. Ciauda partecipa, in qualità di ospite, nel 2007, ad “Emergenza Rock Festival” a Roma. Nello stesso anno partecipa all’ Atellana Festival 2007 a Caserta e vince il primo premio. Nel 2008 Ciauda pubblica “unnè”, produzione artistica di Ezio Zaccagnini. Auditorium “Le Ciminiere” a Catania, Ciauda riceve il Premio NEW LIONS AT THIRD STAGE “S.O.S TERRA DI SICILIA”, Ficarazzi a Catania, Ciauda riceve il Premio “NOTE D’Argento”. NEW York (USA) Ciauda riceve il Premio del FESTIVAL DELLA CANZONE lTALIANA DI NY Nel 2010 i Ciauda sono finalisti all'11º Festival della nuova canzone siciliana, con il Premio Trinacria. Nel 2011 pubblica unnè 2. Diversi gli artisti con cui Ciauda collabora, tra questi: Ezio Zaccagnini, Angelo Dragotto, Gionata Colaprisca, Mario Arcari, Ambra Scamarda, Riccardo Ciaramellari, Enzo Di Vita, Nello Toscano, Mirko Miceli, Giovanni Caruso, Daniele Zappalà, Lele Anastasi, Stefano Pettirossi, Ermanno Gresta, Paolo Russo, Ninny Spina, Enzo Cristaldi, Rosario Consoli, Giuseppe Spina, Mirko Augello, Alma Napolitano.
Ciauda compone una trilogia titolata “Unnè”. L’icona adottata come testimonial della raccolta è una maschera di pietra indossata da un uomo e una donna. La maschera rappresenta, per la sua natura di fissità espressiva, la verità; Ciauda raccoglie e racconta attraverso la musica, le piccole cose nascoste tra il cielo ed il mare. Unnè oltre a dare il nome alla raccolta, è un brano che diventa presto manifesto della ricerca e del metodo del comporre musica in Sicilia oggi. Unnè è una lettura nuova dell’isola, lo sguardo di un bambino sull’isola DOVE = UNNE tutto accade. per tornare dove non siamo stati mai. poichè nel viaggio, il fare diventa SUONO, PAROLA, VISIONE. Cercare l’isola e il suo tesoro, la Sicilia e la sua danza, e quando arriva la notte Etna è la culla per dormire, sognare. poi il risveglio del sè per accogliere l’altro da sè diversi in un unico abbraccio come CIURI ci serve solo acqua e sole, spinti dallo stesso vento sotto lo stesso cielo,ascoltando AMARABO’'.
