Carlo Buti - In riva all'Arno (con testo).wmv - Video
PUBLISHED:  Sep 22, 2012
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CARLO BUTI -- IN RIVA ALL'ARNO; di Petralia - Benini; 1935; Orchestra Ferruzzi; Columbia DQ 1384.
Un simpatico brano, lato B di "Il valzer di Nanuska", già pubblicato su questo canale. GRACIAS JOSE', es siempre un placer contar con sus comentarios.


N.B. Su ildiscobolo.net la discografia di questo interprete e ... tanto, tanto altro ancora!! Visitate il sito!

TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DELL'INTERPRETE

TESTO:
Quando tu mi dicesti: sono stanca
Facciamo festa con l'amor perchè...
'un tu n'ha' che discorsi, e sono franca...
c'è un altro che mi piace più di te!
Così tu mi piantasti
e solo mi lasciasti
o donna tanto amata,
lì sulla cantonata....

In riva all'Arno andai co'i' mi' dolore,
ma la quiete 'un trovai per i'mmi'core,
e dissi allor di botto:
mi butterò di sotto,
ma l'Arno gli era 'n secca, o mia fanciulla,
pe' quella vorta 'un ne feci di nulla!

Ma m'era risevato ancor soffrire,
credei persin di perdere i' giudizio,
quando dopo tre giorni vidi uscire
da casa tua un lieto sposalizio.

Co'un altro ti sposasti,
di me tu ti scordasti,
pe'qqui'ddolore pazzo,
e dissi: ora m'ammazzo!

In riva all'Arno andai, sulla spalletta,
e sin sopra montai, ma pe' disdetta,
siccome 'un so nnotare, e volli in giù guardare, ma l'Arno gli era in piena, o bimba mia,
c'era tropp'acqua, e allora venni via!

Del mio grande dolor guarito fui,
vedendo i'ttu' marito, angiolo mio,
allor pensa' se 'un ti sposava lui,
nelle su' condizioni e c'ero io...

Gli è tutto sgangherato,
gli è secco allampanato,
'un n'ha più scarpe 'n piede,
gli è...becco, e 'un se n'avvede....

Sull'Arno a sospirare ora va lui,
se si vol affogare, affari sui...
io intanto da' i' Lungarno
e rido e guardo l'Arno,
e se mi ridovessi innamorare..
ora sto più tranquillo: e so notare!

BIOGRAFIA (da Wikipedia):

Carlo Giuseppe Eugenio Buti (Firenze, 14 novembre 1902 -- Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963) è stato un cantante italiano conosciuto in tutto il mondo. Fin da giovane si fece apprezzare per la sua abilità nella tecnica dello stornello e, dopo gli studi musicali classici sotto la guida di Raoul Frazzi (successivamente maestro di Gino Bechi), iniziò a cantare nelle trasmissioni della allora EIAR (la futura RAI). Esordì con un repertorio di canzoni napoletane, ma il successo l'ottiene cantantando in "lingua" le romantiche: Portami tante rose (Bixio- Galdieri) e Violino tzigano (Bixio). Nel 1930 ottenne un contratto di incisione per la Edison Records, che lasciò nel 1934 per passare alla Columbia. A differenza di molti cantanti dell'epoca, Buti adottava uno stile maggiormente assimilabile alla canzone popolare piuttosto che a quello della classica aria da opera lirica in voga al tempo; questo stile particolare, tuttavia, non solo non penalizzò la sua carriera ma contribuì forse a determinare il grande successo che ebbe in carriera, una carriera assai lunga e prestigiosa al pari di quella di molti chansonnier di fama internazionalie terminata nel 1956 durante la quale incise 1.574 canzoni. Il successo di Buti superò i confini nazionali: vendette moltissimo in tutto il continente americano. Una strada gli è stata intitolata nella capitale argentina di Buenos Aires e in quella uruguayana di Montevideo.
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