Angelo Albani

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non ho cominciato a cantare da piccolo.

non ho studiato al conservatorio.

i miei non hanno mai pensato che la musica potesse essere una strada da seguire nella vita, ma mi hanno regalato una chitarra classica lo stesso e mi hanno mandato a scuola per sei mesi.



nessun amico mi ha mai iscritto a mia insaputa a un concorso per voci nuove. non ho frequentato nessuno stage, nessun seminario e per anni non ho neanche frequentato l'ambiente musicale milanese.

ecco, una cosa ve l'ho detta: sono di milano, quartiere isola.



a scuola mi avevano registrato un greatest hits di john denver ed ho cominciato a canticchiarci sopra, giorno dopo giorno, nell'unico spazio disponibile a casa mia: il bagno.



sempre al liceo, qualche tempo dopo, un amico mi ha regalato una raccolta dei deep purple e per la prima volta mi sono trovato il cuore toccato da una voce: quella di david coverdale in soldier of fortune. mi erano sempre piaciute le ballad, ma questa era una cosa fuori dall'ordinario, assolutamente nuova per me.



quella canzone l'ho ascoltata mille volte cercando di capire le sensazioni che mi faceva provare. alla fine ho cominciato a cantarla ed è lì che ho capito che cantare mi emozionava. quell'emozione si è moltiplicata nel corso degli anni e ora cantare è diventato il mio lavoro e, nell'incostanza che mi accompagna da sempre, a questo punto ho deciso di prendermi delle responsabilità.



è vero: ho peccato! ho cantato migliaia di volte YMCA e altre canzoni leggere, ma l'ho fatto per potermi permettere di continuare questo mestiere. ho peccato e continuerò a farlo, se fosse neccessario, me sempre sorridendo!



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