paolo zanardi

Location:
bari-roma, Bari, IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Pop / Rock
Site(s):
Label:
olivia records
Type:
Indie
www.myspaceeditor.it



Paolo Zanardi debutta il nove gennaio 1968, venere in capricorno, in una notte-alba così tempestosa che la levatrice per il gran fracasso non riusciva a farsi aprire il portone. Di qui il Complesso della Levatrice che lo segnò profondamente incidendo a lungo sul suo percorso musicale. Da bambino gli regalarono un manualetto per chitarra e, al capitolo sul barré, c’era una foto di Jimi hendrix con una didascalia che diceva:”Ecco come NON bisogna impugnare la chitarra”. La via (TAO) era segnata. Ha studiato in un istituto per geometri (i professori lo chiamavano spazzacamino,data la pulizia nel disegno,tecnico ed ornato) diplomandosi (giuro) con un n.c. in matematica.

Negli anni novanta fonda i “Borgo Pirano” con cui si esibisce a Livorno per il Premio Ciampi, e nel ’98 con una sua canzone il gruppo vince il premio Recanati ma Zanardi non lo ritira, manda il gruppo, poiché, a causa di una legge repressiva, si trova agli arresti domiciliari a casa dei suoi genitori (cari amici del Premio Recanati, adesso lo sapete pure voi, non era indigestione di frutti di mare crudi), dove scrive il suo brano preferito: “…e intanto a Recanati mi aspettano…”.

Pur detestando i guardoni, compone insieme al suo produttore Giorgio Spada, la colonna sonora per alcuni corti di Graziano Conversano (Premio Sacher 2001), e una canzone per l’ultimo film di Alessandro Piva. Vive a Roma dove da tre anni si esibisce in alcuni locali (soprattutto a S.Lorenzo) insieme all’attore Remo Remotti, di cui ha musicato le poesie e racconti in un disco appena uscito: “REMO REMOTTI CANOTTIERE” (Concertone-Edel). Il loro genere è: Cabaret sotto i bombardamenti.

Le sue passioni sono la Cina, la cucina, i libri e la vinazza.

Odia gli hobby(i)(e)(s) i condominiiii e le lavatrici.

Vive clandestinamente in un appartamento di studenti autodefinendosi “una casalinga punk”. Buon ascolto.

Ah….è uscito il suo primo disco: “Portami a fare un giro”.



Paolo Zanardi



P.S. (ogni autobiografia è immaginaria: questa è rigorosamente vera)
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