milano kills bohème

Location:
milano, Milano, It
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Indie / Experimental / Pop
Milano kills bohème è un progetto di parole e di musica. Le parole raccontano una Milano che uccide spesso e volentieri, a volte con violenza, altre con ironia, altre ancora con glamour.
Le parole, diversissime tra loro, sono lette, interpretate, raccontate o gridate.
Le parole si uniscono alla musica, ma non come in un reading con accompagnamento musicale. Le parole e la musica si scontrano e diventano una cosa sola.
Scenario dello spettacolo sono i luoghi della bohème milanese, locali, pub, discoteche: sfaccettature di una Milano da bere uccisa già molto tempo fa.
Milano kills bohème nasce dall'incontro tra due giovani scrittori, Andrea e Gabriele, e due musicisti, Kupo e Kiara (già KnK Project).
Con Milano kills bohème collaborano anche lo scrittore Andrea G. Pinketts, la scrittrice Angela Buccella e il poeta Stefano Pini. L'artwork è curato da Marco Colussi. Le riprese dei live sono del regista Andrea W. Castellanza (www.andreawcastellanza.it) che sta realizzando anche dei video per integrare le performance.



Milano kills bohème it's a project for words and sounds. For literature and music together. Born in Milan thanks to two young writers (Andrea and Gabriele) and two also young musicians (Kupo and Kiara, already KnK Project), this project features live shows as well as recorded songs. We also featured other writers such as Andrea G. Pinketts, Angela Buccella and Stefano Pini. Artwork by Marco Colussi.



HANNO SCRITTO DI NOI:
Vivimilano, Corriere Della Sera
"Raccontiamo una città che spesso uccide" di Raffaella Oliva
I Milano Kills Bohème danno vita a delle vere e proprie performance aperte alla partecipazione di scrittori, attori, grafici, filmmaker.
Musica e parole recitate. L'abbinamento non è nuovo: basti pensare ai Massimo Volume di Emidio Clementi, tra i gruppi che hanno segnato la storia del rock alternativo italiano. O, per parlare di esperimenti più recenti, agli emiliani Offlaga Disco Pax. Ora tocca ai Milano Kills Bohème. Che, però, almeno nelle intenzioni, vorrebbero compiere un passo in avanti: non essere soltanto una formazione musicale né proporre dei semplici reading con note in sottofondo, bensì dar vita a delle vere e proprie performance aperte alla partecipazione di scrittori, attori, grafici, filmmaker.
«Milano Kills Bohème – spiega Andrea – è un progetto dal nucleo fisso, ma in cui vorremmo far confluire nuove proposte, contaminazioni stilistiche ed espressive. […]
Giovanissimi, i quattro raccontano di essersi buttati in questa avventura «con la benevolenza dei produttori Frank e Woody, rispettivamente una testa di manichino e un bizzarro idolo di legno». Quanto al nome Milano Kills Bohème, l'hanno scelto d'impulso, racconta Andrea: «Ci piaceva il suono, il fatto che fosse composto da tre parole in tre lingue diverse. Inoltre, Milano è il fulcro attorno a cui tutto ruota. Kills indica la violenza, fisica o esistenziale non importa, che permea l'ambiente che ci circonda. Bohème è lo stile di vita che caratterizza le nostre storie. Anche se la nostra è una città che difficilmente riesce ad essere bohèmienne, nonostante desideri disperatamente esserlo».
[…]
In una delle quattro tracce disponibili su Myspace, «Sospensione», i Milano Kills Bohème, parlano di un aspirante scrittore di nome Raul Campagnoli, che si trova invischiato in una bizzarra situazione sadomaso. Una metafora della sofferenza che può colpire un esordiente dopo un fallimento editoriale. Come mai avete chiamato il vostro personaggio Raul, come Montanari? Andrea ammette: «Si tratta allo stesso tempo di un omaggio e di una provocazione rivolta a quello che consideriamo uno degli scrittori più rappresentativi di Milano». Il quale, a quanto pare, ha ascoltato il pezzo. E si è fatto una risata.
intervista integrale su http://www.corriere.it/vivimilano/concerti/articoli/2007/04_Aprile/27/milano_kills_boheme.shtml



La Repubblica, TuttoMilano (29/3/07)
"Milano Kills Bohème" a Le Trottoir
Di Fiorella Fumagalli
Lettura e musica per "Milano Kills Bohème". L'iniziativa torna, dopo un avvio sperimentale, il 29 marzo alle 21, a Le Trottoir. Protagonisti scrittori e musicisti ventenni, il progetto racconta la violenza metropolitana. Lo scenario è quello dei locali, dei pub e delle discoteche. Parole lette, interpretate, raccontate e gridate diventano una cosa sola con voci e musiche dal vivo. In scena Andrea Scarabelli, Gabriele Gambini, Kupo e Kiara, ospiti la scrittrice Angela Buccella e il poeta Stefano Pini. Maestro di cerimonie, con i suoi imprevedibili interventi, lo scrittore Andrea G. Pinketts.



Corriere della Sera (29-3-2007)



Milano Kills Bohème



Reading e elettronica: Le Trottoir ospita i Milano Kills Bohème, quartetto musical-letterario che propone racconti e poesie in forma di canzone. Il progetto è nato come performance e sviluppatosi come band musicale vera e propria. Partendo dal desiderio di proporre una serie di reading diversi dal solito, in cui la musica avesse un'importanza fondamentale, la ricerca si è spostata verso la forma canzone, nel tentativo di rappresentare per suoni, parole e immagini la Milano di questi anni. Le parole sono quelle di scrittori emergenti, lette, interpretate, raccontate o gridate.



Il Giorno – QN – 6 aprile 2007
Milano uccide, non soltanto la bohème - Al Sufers Den la metropoli vista da scrittori e musicisti.



"Milano Kills Bohème" è uno spettacolo per parole e musica. Le parole raccontano una Milano che uccide spesso e volentieri, a volte con violenza, altre con ironia, altre ancora con glamour.
Le parole, diversissime tra loro, sono lette, interpretate, raccontate o gridate.
Le parole si uniscono alla musica, ma non come in un reading con accompagnamento musicale. Le parole e la musica si scontrano e diventano una cosa sola.
Scenario dello spettacolo sono i luoghi della bohème milanese, locali, pub, discoteche: sfaccettature di una Milano da bere uccisa già molto tempo fa.
I Milano kills bohème sono: Andrea Scarabelli e Gabriele Gambini (testi e letture) e Kupo e Kiara (musica e voce).



VOCE D'ITALIA (www.voceditalia.it, 28/3/2007)
Uccidendo i fasti della 'Milano da Bere' - Duello tra parole e musica con "Milano kills Bohème"
Di Francesco Di Rienzo



Troppo spesso ci si confronta su quale direzione dovrebbe essere intrapresa per conferire lustro e personalità alle molteplici sfaccettature creative del panorama culturale e mondano meneghino. Lo spettacolo "Milano kills Bohème", il cui tour primaverile toccherà locali e discoteche del capoluogo lombardo e avrà come punto di partenza uno storico luogo di ritrovo di artisti e talentuosi pubblicitari come "Le Trottoir", nella serata di martedì 29 marzo tenterà di fornire una risposta inconsueta allo spinoso quesito. Ideato ed interpretato da due scrittori emergenti poco più che ventenni, Andrea Scarabelli e Gabriele Gambini, ben coadiuvati dal duo musicale KnK Project, "Milano kills Bohème" si propone come solido ponte tra letteratura e musica, arti da sempre considerate complementari ma difficilmente accostabili in sede 'live'. Una bevanda adeguatamente fermentata, un cocktail con ingredienti semplici ma d'impatto, per un'ubriacatura di parole e melodie. Racconti bizzarri, introspettivi e surreali, che in un'unica soluzione di continuità si scontreranno, cercando di amalgamarsi, con ritmi elettronici dal vago sapore indie-rock, per una serata in bilico tra 'romanzo cantato' e 'canzone narrata'. Fluttuando tra le onde di una Milano contemporanea che talvolta uccide con i suoi riti, lo stress lavorativo, le maliziose perversioni, la sensualità del glamour modaiolo, i cuori infranti all'ora dell'aperitivo, lo scopo dell'indagine sarà dipingere un'originale fisionomia per un capoluogo lombardo da tempo sonnecchiante sugli eccessi ed i fasti degli ormai obsoleti, ma tutt'ora presenti in vivide, agrodolci reminiscenze, anni '80. Una città che, mai come ora, presenta la necessità di versare nei propri bicchieri nuova linfa, per ritornare protagonista nella vita artistica italiana. Gli interventi di ospiti illustri non mancheranno, a partire da Angela Buccella, collaboratrice di "Rolling Stone" ed in questi giorni in libreria con il nuovo romanzo "Leda" (Azimuth Editore), passando per l'avanguardia poetico-sperimentale di Stefano Pini, fresco reduce da una tournée nei locali underground di New York, per concludere, ciliegina sulla torta, con le sortite imprevedibili di Andrea G. Pinketts, noto per le sue incursioni televisive come opinionista ma, soprattutto, per la capacità di descrivere il lato grottesco e noir della vita all'ombra della Madonnina attraverso celebri romanzi (tra gli altri, da ricordare "Il senso della frase" - Feltrinelli Editore - ed il recente "Ho fatto giardino"- Arnaldo Mondadori Editore). L'ultima parola sul promettente esperimento toccherà di certo agli spettatori, che decideranno se sorseggiare ed apprezzare la forza creativa del progetto od ordinare qualche bibita per dimenticarlo rapidamente.
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