Mia Martini

Location:
IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Pop / Jazz
Label:
Sony-BMG
Type:
Major
Mia Martini (September 20, 1947 - May 12, 1995), pseudonym of Domenica Bertè, was a popular and critically acclaimed Italian singer.



Mia was born in 1947 in Bagnara Calabra (province of Reggio Calabria, southern Italy), but soon she moved to Rome with her sister (Loredana Bertè) and her friend Renato Zero. Both of them would eventually become successful singers too.



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Mia Martini pseudonimo di Domenica Bertè (Bagnara Calabra, Reggio Calabria, 20 settembre 1947 - Cardano al Campo, Varese, 12 maggio 1995) è stata una cantante italiana.



Sorella della cantante Loredana Bertè, da piccola vive però con la famiglia a Porto Recanati nelle Marche. Dopo parecchie serate come vocalist e parecchi concorsi per voci nuove, nel 1963 arriva il primo, attesissimo, contratto discografico con la Car Juke-Box di Carlo Alberto Rossi che la vuole lanciare come ragazzina ye-ye secondo la moda musicale del momento. Raggiunge, pertanto, la notorietà col 45 giri Il magone, inciso come Mimì Bertè, il suo vero nome appunto. Segue una discreta attenzione da parte di giornali e tv, nonché un altro discreto successo, Ed ora che abbiamo litigato, presentato addirittura a Studio Uno 66.



Dopodiché firma per letichetta Durium, ma Mimì Berté non riesce più ad ottenere successo. In seguito non sarà difficile capire il perché: limmagine fin troppo leggera e scanzonata era assolutamente inadatta ad un vero talento come quello della giovane Mimì che già da allora era ispirata da Etta James e Aretha Franklin. Per alcuni anni, dunque, di lei si perdono quasi completamente le tracce: tenta di emergere nuovamente assieme alla sorella Loredana e con Renato Fiacchini (successivamente Renato Zero), guadagnandosi da vivere come impiegata presso il sindacato dei cantanti, e con vari altri espedienti.



Nel 69 sconta quattro mesi di carcere a Tempio Pausania per essere stata trovata con un quarto di spinello nella borsa durante una serata in discoteca: unesperienza che segnerà profondamente la sua esistenza. Conseguentemente viene anche bloccata la pubblicazione di un 45 giri, Coriandoli spenti inciso qualche mese prima e destinato a rimanere inedito per parecchi anni.



Tornata a Roma incontra Toto Torquati, un pianista cieco dalla nascita con cui Mimì si esibisce affrontando un repertorio più congeniale al suo sentire, spaziando dal blues al soul, da Ella Fitzgerald ai Beatles: loccasione giusta sembra non arrivare ancora, ma lincontro con Alberigo Crocetta si rivelerà determinante. Il fondatore del Piper decide infatti di lanciarla subito in ambito internazionale attraverso un nuovo nome, Mia Martini: Mia in onore di Mia Farrow, e Martini scelto fra i tre nomi italiani più famosi allestero (Spaghetti, Pizza, e appunto Martini).



Nel 1971 è già pronto il primo album Oltre la collina, considerato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna, nonché uno dei migliori della discografia dautore.



Del 1972 è Piccolo uomo, il brano con cui finalmente arrivò il successo oltre alla notorietà. Con Piccolo uomo vinse il Festivalbar 1972. A tale brano fece seguito Donna sola con cui vince il Festival di Venezia 1972. Lanno successivo il successo fu confermato, tanto che la sua Minuetto (scritta da Franco Califano e Dario Baldan Bembo) bisserà il Festivalbar (ex equo con Marcella Bella che presentò "Io domani"), in un periodo in cui in tali manifestazioni successo commerciale e gradimento di pubblico ancora coincidevano.



Nel 1977 rappresenta l'Italia all'Eurofestival con Libera.



Nel 1978 esce "Danza" scritto da Ivano Fossati.



Esordisce al Festival di Sanremo nel 1982 vincendo il primo Premio della Critica (che dopo la sua morte verrà intitolato proprio a lei) con E non finisce mica il cielo scritta da Ivano Fossati.



Gli anni 80 segnano uno dei periodi più difficili della carriera di Mia Martini, con la casa discografica DDD La Drogueria Di Drugolo vengono pubblicati gli album Mimì nel 1981 e Quante volte ho contato le stelle nel 1982, ma ormai nella cantante sta maturando il progetto di ritirarsi dalle scene. Viene quindi organizzato un concerto dal vivo, questo concerto viene registrato in audio e video e diventerà l'album Miei Compagni Di Viaggio contenente le cover di alcuni brani musicali di autori cari a Mia Martini: Leonard Cohen, John Lennon, Jimi Hendrix, Joni Mitchell, Randy Newmann, Kate Bush, Luigi Tenco, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Chico Buarque De Hollanda, Vinicius de Moraes, Joan Manuel Serrat. Tanti sono gli amici che la salutano suonando e partecipando ai cori del concerto, tra questi: Claudio Pascoli, Maurizio Preti, Shel Shapiro, Carlo Siliotto, Ares Tavolazzi, Giulio Capiozzo, Loredana Bertè, Ivano Fossati, Cristiano De André, Guido Harari, Ezio de Rosa, Aida Cooper, Riccardo Zappa, Antonio Panarello, Gilberto Martellieri, Franco Cesaretto, Mimi Gates, Ralf Gewald, Mark Harris, Piero Mannucci, Peter Brandt, Giorgio Cocilovo e Jurgen Kramer. Il concerto si chiude con il significativo brano Ed Ora Dico Sul Serio di Chico Buarque De Hollanda. Un temporaneo abbandono delle scene avvenuto con un' eleganza ed una professionalità raramente raggiunta da altri personaggi dello spettacolo.



In seguito, nel 1985, la DDD farà un ulteriore ed ultimo tentativo di rilanciare la carriera di Mia Martini cercando di far partecipare la cantante al Festival di Sanremo con un bellissimo brano scritto da Paolo Conte, la canzone Spaccami Il Cuore viene incredibilmente scartata alle selezioni, diventando semplicemente un 45 giri Spaccami Il Cuore/Lucy stampato in pochissime copie.



Da quest'ultimo episodio scaturisce una interruzione della produzione discografica che durerà quattro anni.



Il grande rientro avviene nel 1989 con la canzone Almeno tu nell'universo, scritta da Bruno Lauzi, per la quale vince nuovamente il premio della critica, e la sua carriera riprende più sfolgorante di prima con altri album e altre partecipazioni a Sanremo come con La nevicata del '56 di Franco Califano del 1990.



Nel 1992 sembra ormai che possa vincere il Festival ma arriva seconda con Gli uomini non cambiano superata da Luca Barbarossa. Lo stesso anno partecipa di nuovo all'Eurofestival con Rapsodia classificandosi quarta.



L'ultima partecipazione a Sanremo risale al 1993 in coppia con la sorella Loredana Bertè con Stiamo come stiamo. La sua canzone E la vita racconta non viene accettata al Festival successivo. In quella occasione un gesto di grande solidarietà verso Mia Martini venne dalla cantante Claudia Mori, che aveva ottenuto l'iscrizione della propria canzone al Festival di Sanremo, la moglie di Adriano Celentano propose il proprio ritiro dalla manifestazione per dare modo a Mimì di partecipare alla kermesse, poiché non condivideva il fatto che una grandissima cantante come Mia Martini potesse essere stata esclusa dalla manifestazione, ma naturalmente il regolamento non consentiva una sostituzione de genere e comunque Mia Martini non avrebbe accettato, anche se apprezzò moltissimo il gesto della collega.



Tra le sue ultime canzoni si ricordano Viva l'amore e La canzone popolare, contenute fra le altre nell'album "La musica che mi gira intorno" del 1994, una raccolta di brani indimenticabili della storia della musica d'autore italiana magistralmente reinterpretati da Mimì.



Mia Martini muore improvvisamente nel maggio del 1995, per una crisi cardiaca causata da farmaci antidepressivi, anche se si pensa al suicidio. Dal 1996 il premio della critica del Festival di San Remo è intitolato alla sua memoria (oggi è infatti: "Il premio della critica Mia Martini"). E' stata e rimarrà sempre una fra le migliori interpreti italiane.



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