Ciccipeppers

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La band si forma nei primi mesi del 2005, anche se inizialmente era un semplice duo: il batterista Fabio (alias Febo) e il bassista Roberto (alias Robez) si incontravano nel locale del primo per studiare le basi di vecchi successi Funk anni ’70 come Brick House dei Commodores e Funkify Your Life dei Meters.

Dato che la didattica, lo studio e l’abnegazione non fanno per loro (e poi l’età avanza.) decidono di mettersi alla ricerca di cantante e chitarrista per formare rapidamente un gruppo Funk. ma anche Funky-Rock in stile Red Hot Chili Peppers (grande passione di entrambi).

L’arrivo del chitarrista Danilo (alias Galron), porta a un primo scostamento dal progetto iniziale (Funk anni ’70), dal momento che questo personaggio (e lo è davvero!!!) di formazione indubbiamente più hard rock (facciamo pure Metal.) all’inizio rende le cose un po’ difficili innestando sulla base sincopata del duo ritmico dei GIGGIGGIGGI che non sempre incontravano pareri favorevoli.!

Comunque dopo un accurato lavaggio del cervello il chitarrista Nu-Metal inizia a sfoderare stacchetti Funk degni del Frusciante dei tempi migliori, quindi si può iniziare a lavorare sulle cover dei R.H.C.P.

Una dietro l’altra prendono forma The Power of Equality, Suck My Kiss, Apache Rose Peacock, tanto che all’inizio serpeggiava l’idea di portare live l’intero Blood Sugar Sex Magik, ma… (c’è sempre un ma) manca il cantante!

A questo punto della storia entra Francesco (alias Franky-Fast), amico di vecchia data di Danilo che incontra subito il beneplacito della base ritmica, sbaragliando le frotte di cantanti (…beh almeno altri due!) che si stressavano l’ugola per entrare nel gruppo (o forse no).

Con la line up ormai completa il gruppo si butta su altre cover: Mellowship Slinky, Aeroplane, Walkabout… così il progetto subisce un altro cambiamento, e si pensa a una tribute-band dei suddetti Red Hot che spazi su tutta la discografia dei nostri idoli californiani.

E il nome?

Ciccipeppers proclama Fabio, e così sia… ma forse no.

Dopo un po’ di tempo, alle cover dei Red Hot, vengono aggiunte quelle degli Spin Doctors (Big Fat Funky Booty, Cleopatra’s Cat e Two Princess) e degli Incubus (Summer Romance), così l’unica traccia del progetto originale resta la ritmica Funk, con il nome che passa da Ciccipeppers a Dr.Funkenstein… ma forse no.

Nelle jam inizia a evidenziarsi un’altra anima a cui strizzano l’occhio Fabio e Francesco più di tutti… quella dei Soundgarden!!!

I brani originali che vanno via via prendendo forma passano dal Funk più ballabile alle atmosfere a tinte fosche dell’Hard Rock anni ’90 proveniente da Seattle (dire Grunge pare brutto!!!), mentre le cover toccano anche i Rage Against The Machine (Sleep Now In The Fire).

Stando così le cose anche il Dr.Funkenstein va in soffitta, così il nuovo nome Pulp Connection sembra essere quello più appropriato, dal momento che indica l’intruglio di generi che s’innestano uno sopra l’altro su una base Funk come strati geologici, dove la cosa più importante è essere amanti della musica, disporne a piacimento senza censurarsi, anche solo per vedere l’effetto che fa!

Ma Forse no!

Dopo un anno di attività, anche il Progetto Pulp Connection viene accantonato perché grazie all’uscita del nuovo album dei Red Hot Chili Peppers, Stadium Arcadium, i brani della band Californiana hanno raggiunto un numero sufficiente da spingere i loro alter-ego baresi a fare un passo indietro (anzi due…!).

E allora :

CICCIPEPPERS IN THA HOUSE !!!



Dopo due anni di attività, la cover band chiude i battenti.



Grazie a tutti per il supporto.