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Un saluto ai ROSSOCENERE dal caro zio Eros.
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CHI SIAMO????
Nasciamo a Napoli nel 2002. A Napoli (la nostra città) sono tante le band rock. C'è chi fa il maledetto, chi fa il simpatico burlone, chi fa il verso, chi si fa il culo, chi lo dà, etc etc E noi? Fin dalle prime prove, registrazioni ed esibizioni ci siamo sentiti diversi (gay? Magari! Purtroppo non riusciamo a seguire nemmeno questa moda!^_^): chi l'ha detto che fare musica rock vuol dire privarlo di melodie accattivanti? chi ha detto che per fare musica pop si debba cadere nella triste canzone “leggera” (eppoi, in che senso leggera?)? Anche la cenere è in grado di bruciare, scottare, colpire in modo ancora più imprevisto del fuoco. La musica è arte, e come tale va ostentata, con finezza e senza troppi atteggiamenti, con decisione ma anche con umiltà, con tanta fatica e soprattutto pazienza. Anche la cenere può essere rossa, ancora calda, come Napoli, che è stata creata dalla cenere e sulla cenere, che ha portato tutte le più grandi tragedie e i più bei miracoli culturali e musicali della storia dell'uomo.
La formazione - Giancarlo Manfredi (Voce/Chitarra) Massimiliano Fusiello (Chitarra/Voce), Cesare Porcaro (Basso), Lorenzo Scirocco (Batteria) – continua ad essere quella di sempre. E dentro il progetto Rossocenere c'è finito tutto ciò che noi 4 della Napoli alta (Arenella e Colli-Aminei, quartieri-cemento residenziali nati negli anni '60) siamo nella vita, aldilà di essere musicisti. Perché la musica è solo uno strumento per trasmettere vita quotidiana. Giancarlo (cantante) ci mette tutta l'anima.la voce, la grinta e la sua spontaneità artistica, ma allo stesso tempo studia per diventare psicologo, gira costantemente per locali con musica dal vivo ad ascoltare e alimentare lo spazio per il rock a Napoli, un vero Public Relation man; Massimiliano ci mette la straordinaria capacità di intessere melodie vocali e chitarristiche, la sua passione per la pittura, la sua dedizione all'ascolto di nuovi fermenti musicali italiani e non, i suoi tanti concerti di Edoardo Bennato .e tra un ordinativo ed un altro all'Auchan (da bravo economista?) pensa e fischietta le future canzoni della sua band; Cesare ci mette la testa, la capacità critica, gli indimenticabili e semplici giri di basso ma anche la sua capacità di psicoanalizzare gli altri del gruppo (è un affermato psicologo di comunità), l'incredibile bagaglio di conoscenza di musica e di aneddoti “musicali” (tutto!!!), il fervido amore per la lettura; Lorenzo ci mette il ritmo, poche cose ma ben fatte, dà energia e voglia di crederci, e ci mette pure i tanti viaggi all'estero per la tutela dei diritti umani (giurista un po' sui generis), le sue passioni creative, il piacere di cucinare. Siamo innanzitutto ragazzi come tanti, come tutti, che hanno faticato per conquistarsi un po' di spazio nel mondo, aldilà della musica, aldilà del contesto cittadino, ragazzi che non vengono da periferie invivibili di una Napoli altrettanto invivibile ma che hanno un vissuto “normale”, normalmente “medio”, quel vissuto di cui poca arte musicale parla. Non siamo artisti per il gusto di spaccare chitarre sul palco o apparire strafatti in un intervista. Lo siamo per raccontarci, per raccontare il mondo come è vissuto da noi: amori, viaggi, amicizie, affetti, Napoli, malinconia, speranza. Noi, i Rossocenere siamo, appunto, semplicemente, vita quotidiana.in musica.
ED ORA???
Ora vogliamo trovare visibilità per il nostro progetto musicale, cavalcare le occasioni che la nostra città e la nostra amata/odiata Italia, ci offrono. Non che siano tante, ma a noi non piace lamentarsi, piuttosto ci piace credere che qualche etichetta discografica o un illuminato mecenate stia cercando proprio una band come la nostra per investire su di noi, per darci dignità artistica (dato che l'arte ed i talenti – che abbiamo! – senza riconoscimento, senza la gente, non sono nulla), per darci l'opportunità di esprimere ciò che siamo, semplicemente siamo: Rossocenere.
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