Nova 76

Location:
Verdello, Bergamo, It
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Rock / Indie
Label:
nova76 production
Type:
Indie
Nato nel 2001, questo power trio suona un rock pieno, dai ritmi incalzanti, cristallizzato in canzoni dal forte impatto emotivo, anche grazie ai testi (per la maggior parte in lingua italiana), scritti dalla 'mente' del gruppo, Alberto Ubbiali. Nel 2005 esce la loro prima demo: 4 canzoni grunge, per un totale di ben 26 minuti, dove si possono anche riscontrare influenze di The Mars Volta e Sonic Youth. Grazie alla lezione di molti gruppi della scena indie italiana, inglese e americana, Nova 76 decidono di abbandonare le sonorità grunge per cercare una strada più originale e personale. Le nuove canzoni hanno toni più rockeggianti, testi d'amore e, talvolta, invettivi, con una sottile ironia, contro la società contemporanea. Nel settembre 2006 registrano la loro seconda demo autoprodotta: 'Diletta is creeping on the floor'. Le canzoni composte nell'inverno 2007/08, quasi tutte in italiano, prendono un suono più corposo e si allontanano dal classico indie inglese/americano per mescolarsi ad influenze post-rock. Grazie alla maturità raggiunta, la band incide un EP contenente 8 canzoni, tutte in lingua italiana, intitolato 'L'uomo uccide la sua Era' (maggio 2008). L'orecchiabilità iniziale di questo breve disco lascia spazio, nell'ultima parte, a sonorità più massicce. Il 2009 vede una piccola collaborazione con l'etichetta indipendente romagnola "I Dischi della Lavatrice". Nel frattempo le nuove canzoni si sviluppano su due filoni: uno richiama il post-rock e il grunge, l'altro mostra una vena più dolce e melodica.
PROGETTI IN CORSO
- Acustico: Nell'estate 2010 i Nova 76 hanno preparato un repertorio acustico, proponendo i propri brani, quelli di Vittorio Pratoalto (progetto solista di Alberto) e una decina di cover in versione unplugged.
- Nuovo disco: Tra dicembre 2010 e gennaio 2011 hanno registrato presso il Tray Studio di Inzago (MI) il loro primo full-length dal titolo "Serpenti Sul Tavolo", uscito il 12 marzo 2011 (autoproduzione; co-prodotto da Gasterecords). Il disco si può definire una fusione di tutte le tendenze toccate dai Nova 76 in dieci anni di attività. Si spazia infatti da canzoni che richiamano il rock, grunge e stoner, a ballate d'amore e canzoni pop, fino a sconfinare nei territori dell'improvvisazione psichedelica.
RECENSIONI "L'UOMO UCCIDE LA SUA ERA" (2008)
"L'uomo uccide la sua era" è un disco rock che possiede i ritmi giusti, i testi giusti, gli strumenti giusti. I brani sono sempre ben congeniati e non lasciano scampo nemmeno alla persona più smemorata del pianeta: restano in testa. (Rockit)
I Nova 76 danno prova del loro talento in soli 19 minuti circa. "L'uomo uccide la sua Era" è un ottimo biglietto da visita per un gruppo che ha le carte in regola per sfondare sul serio. (Saltinaria)
Belli,tirati,romantici e gustosamente retrò… I NOVA76 ci regalano questa piccola perla di indie rock deliziosamente vintage,otto brevissime tracce che si lasciano ascoltare piu' volte di seguito senza stancare,prege di melodie ingenuamente ironiche e pervase di una maliconia quasi adolescenziale. Se l'influenza degli Strokes è innegabile,va dato merito al trio bergamasco di aver saputo "italianizzare" il tipico sound garage rock,grazie a un senso della melodia che fa parte del dna degli artisti nostrani. Il risultato di questo curioso meltin pot è qualcosa di unico e assai piacevole. Menzione particolare per il cantante Vittorio e i suoi testi,ricercati senza essere pretestuosi… Come la loro musica d'altronde,bella e senza fronzoli!!! (Beautiful Freaks)



La voce di Ubbiali sorvola sonorità distorte, si mesce allo sporco della chitarra, s'impasta su basi ritmiche coinvolgenti. Coinvolgenti come i testi. In breve, i Nova 76, come si suol dire, entrano in testa. Sono motivetti orecchiabili e sprazzi del quotidiano, un pizzico di nonsense filosofeggiante ed esorcismo scanzonato di cupi sentimenti.
(ilmegafono.org)



Buona reattività della base ritmica e sonorità non scontate completano un disco interessante, che ascolto dopo ascolto rivela sfumature più profonde dell'orecchiabile immediatezza iniziale. (A.s.a.p.)



Innegabili passi in avanti in termini di personalità. Il tutto grazie a musiche mai pretenziose e talvolta indirizzate verso territori marginalmente noise, ma anche a testi semplici quanto funzionali.
(SentireAscoltare)



Otto brani per poco meno di venti minuti di rock suonato bene con delle belle idee. La strada mi pare quella giusta per poter entrare nel giro dei nomi interessanti dell'underground nazionale. (Troublezine)



Il terzetto bergamasco offre all'ascoltatore un disco onesto, ben suonato e intriso di ottime intuizioni. (MusicBoom)



Le ritmiche sono trascinanti, ben calibrate, così come il cantante: semplicemente perfetto. Sentite "Il Problema della Moderna Filosofia Occidentale" e capirete lo stile della band: testi per niente banali, batteria quadrata e tonnellate di idee. (.) Solo 20 minuti, ma ragazzi, non annoia per un singolo secondo. ASCOLTATELI. (Undergroundzine)
L'UOMO UCCIDE LA SUA ERA E' IN VENDITA SUI SEGUENTI CANALI:
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