KiAvE

 V
Location:
CoSenZa a RoMa, IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Hip Hop / Funk / Hardcore
Site(s):
Type:
Indie
BIOGRAFIA



Cosenza 1981. Nasce lì ed in quell’anno Mirko Filice. All’età di 14 anni avviene il suo primo casuale incontro con l’hip hop, ma sarà il 2 marzo del 1996 la data fatidica per l’evoluzione di questo rapper calabrese: è infatti nel giorno del suo quindicesimo compleanno che Mirko acquisterà “SXM” di Sangue Misto, e quell’album gli cambierà la vita. Dì lì a poco Mirko cambierà il suo nome in Kiave, ed aprirà una porta che lo ha oggi condotto ad essere uno degli M.C. (Maestro di Cerimonia) più stimati all’interno della Scena underground Italiana. Dopo una serie di jam tenute da dj Lugi nella città di Cosenza, ed un mixtape, realizzato dallo stesso Lugi assieme a Dj Marcio e sul quale è presente la prima registrazione di Mirko, Kiave forma il suo primo gruppo: Dietro Le Quinte(Con Iken e Nerba). Il trio ci mette poco ad uscire dalle quinte e salire sul palco, prendendo parte a molti concerti locali e firmando un demo-tape che cattura l’interesse nazionale, tant’è che viene recensito su Alle, all’epoca rivista considerata praticamente la “Bibbia” dell’hip hop in Italia. Intanto il microcosmo rap locale si sta evolvendo e nascono nuove collaborazioni. Kiave stringe un ottimo rapporto con Paola Tribe, una crew di provincia; della cricca fa parte anche Macro Marco, con il quale Mirko inizia a collaborare assiduamente già da allora. Kiave collaborerà, di lì a poco, al demo di Paola Tribe ed ai prodotti solisti dei singoli membri del gruppo: il già citato Macro Marco, il writer Dest e Otto. Nel 1999 Mirko realizza un demo prodotto da Turi, ma il nastro rimarrà inedito. L’occasione però salda i rapporti tra i due rapper calabri, dando vita ad una collaborazione che li vedrà salire assieme sui palchi di tutta l’Italia, oltre che lasciare tracce significative nella combo del brano “Pane a chi non ha denti” (2000) ed in un paio di pezzi successivi inclusi nell’album di Turi “L’amico degli amici” (2004) . Intanto, Kiave ha stretto nuove amicizie destinate a sprigionare tinte policrome. Dal 1999, Mirko ha infatti formato un altro gruppo assieme al rapper Franco e a Dj Impro; la crew si fa chiamare “Migliori Colori” e pubblica otto brani nel 2002, stampati su cassetta, dal titolo: “Assassinati da Orologi”, poi nel 2004 realizza un album ufficiale, denso di idee e ritmi curatissimi, dal titolo “Rullanti Distorti”. Mentre le collaborazioni di Kiave aumentano a dismisura, grazie alle numerose nuove e solide amicizie allacciate all’interno della Scena, due pezzi dei Migliori Colori escono all’interno di alcune compilation: “Staff”, su un cd allegato a “Da Bomb Magazine” e “Babbo” su “R.I.N. Street Flava”.

Il 16 marzo 2005 esce il primo lavoro solista di Kiave, dal titolo “Dietro le 5 tracce” (Vibrarecords - Saifam) che contiene 6 pezzi inediti, più una traccia multimediale, particolare davvero sperimentale per l’attuale mercato musicale, all’interno del quale il contenuto extra dell’e.p. è volto a spiegare ed illustrare le 4 discipline su cui si basa l’hip hop, ma anche il passato inedito di Mirko; la parte cd rom del prodotto include, infatti, altri 15 pezzi in mp3, più video e diverse foto di pezzi realizzati con l’aerosol art.

Mirko continua sempre a suonare dal vivo insieme a Turi e ai MiglioriColori e poi anche da solo, ed in veste di freestyler: infatti le sue rime improvvisate nelle jam e nelle competizioni italiane, tra il 2005 e il 2006, mietono consensi e vittime, tanto da conquistare una delle serate di qualificazione del 2005 e la finale del 2006 del “2TheBeat”, il più importante contest di free style italiano. Tutti i video delle sfide sono disponibili sulla pagina YouTube dell'artista: www.youtube.com/mirkokiave. Nel giugno del 2007 esce un singolo, dal titolo “Digli Di No”, che contiene 2 pezzi inediti e due remix; le tracce sono prodotte da Impro, Rayden e Macro Marco. Questo singolo anticipa l'uscita dell'album vero e proprio, che avrà il nome di “7 Respiri”, e conterrà 15 tracce, prodotte dai beatmakers già citati nel singolo, più: Bassi, Turi, FatFatCoreFunk, Zonta, Deal; il disco, inoltre, gode di Feat interessanti come Ensi, Clementino, Cario e Brigante, Hyst, tutte persone con cui Kiave collabora assiduamente, sia nelle produzioni discografiche che nei live.

L'uscita del disco porta Kiave a proporre il nuovo live in giro per l'Italia, collezionando numerose date lungo tutto il territorio nazionale, da nord a sud. Il disco riscuote successi anche nelle testate giornalistiche, sia del settore che musicalmente ed “esterne” all'ambiente.

Il disco viene definito fresco ed intelligente, e proposto come il meglio che si possa trovare, in quel momento, nell'underground italiano (Rolling Stone; Rumore).

Impegnato in varie attività nel sociale, come la visita in alcune comunità(di ragazzi orfani o affidati, dai servizi sociale, a delle case famiglia), con lo scopo di portare la propria musica ed il proprio pensiero dove c'è una maggiore necessità, e l'impegno nel cercare di decodificare in linguaggio dei segni il rap, sia in forma di pezzo che addirittura nel free style, così da poter fare arrivare il contenuto di questa musica anche ai non udenti, Kiave, nel 2009 forma con altri nomi celebri della scena italiana (Ghemon, Macro, Hyst, DjImpro Mecna, Rafè, Negrè) un nuovo team, riunito sotto il nome di “Blue-Nox”. All'inizio tramite un sito (www.blue-nox.com), ma presto anche attraverso live shows mirati e varie pubblicazioni, il collettivo Blue-Nox cerca di creare, attraverso varie forme d'arte, un’alternativa forte a tutto ciò che i media stanno cercando di inculcare come Hip Hop e/o cultura in questi anni.

Altro punto che l'mc sta cercando di sviluppare, a parte i live e la produzione musicale, è il tentativo, assieme ad un team di poeti e rappers, di far comunicare l'antico ed il nuovo. Alcuni teatri, infatti, hanno messo in scena un particolare tipo di spettacolo che ha, come proprio fulcro, l'improvvisazione: poeti dell'”Ottava rima”( antica disciplina poetica italiana) e rappers si “sfidano”, su argomenti dettati dal pubblico, in maniera totalmente improvvisata. La formula ha riscosso consensi tali che il suddetto collettivo di “Improvvisatori” è riuscito a proporsi anche nel teatro dell'Università di Nizza.



Ma proprio la fine del 2009, sarà teatro dell'ultimo lavoro di Kiave, dal titolo “Il tempo necessario”, pregno di suoni più maturi e rime più dirette, circondato dagli amici di sempre e dal talento di nuovi musicisti
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