MINAMAZZINIMUSIC

Location:
IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Pop / Jazz
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Mina Mazzini comincia la sua carriera artistica nel 1958,a soli diciotto anni, anno che vede anche la sua prima esibizione canora sul palco de "La Bussola", un locale di Marina di Pietrasanta in Versilia, con la canzone Un'anima tra le mani (brano di Celli e Guarnieri portato al successo da Marino Barreto Jr e inciso nel 1965 anche dal gruppo The Rokes con il titolo Un'anima pura).



Grazie a quell'esibizione, viene notata dal discografico Davide Matalon (fondatore e direttore della Italdisc), che le propone un contratto discografico.



In quel periodo, sull'onda del Rock and Roll che invade l'Italia, incide in inglese i brani Be Bop a Lula e When con lo pseudonimo di "Baby Gate". Nel primo periodo sia Mina che il suo "alter ego" Baby Gate convivono, in attesa di capire quale delle due immagini artistiche avrà il maggior successo di pubblico.



Debutta in televisione nel 1958, all'interno del programma "Il Musichiere", stravolgendo a tempo di rock il successo melodico sanremese intitolato Nessuno. Nel 1960 partecipa al Festival di Sanremo con i brani È vero e Non sei felice. Nel 1961 torna con Le mille bolle blu e Io amo, tu ami: data per favorita alla vigilia della manifestazione, si classifica rispettivamente quarta e quinta con le due canzoni. Amareggiata per la campagna stampa montata a suo sfavore a proposito di una rivalità (in realtà inesistente) con la debuttante Milva, e delusa dal risultato al di sotto delle aspettative, decide di non partecipare mai più al Festival, ma dalle edizioni successive ripescherà tutti gli anni uno o due brani in gara, incidendoli nella sua personale interpretazione e ottenendo talvolta risultati sorprendenti sia in termini artistici che commerciali. Emblematico a tale proposito sarà il successo di E se domani, passata inosservata nelle versioni di Fausto Cigliano e Gene Pitney, e da lei trasformata in un vero e proprio standard.



La sua carriera televisiva subisce un brusco colpo di arresto nel 1963, quando la sua coraggiosa decisione di non interrompere né nascondere una gravidanza extraconiugale, dovuta alla sua relazione con l'attore Corrado Pani (già separato di fatto, ma legalmente ancora sposato con Renata Monteduro), le causa la censura totale dai programmi televisivi e radiofonici RAI.

Fu solo due anni dopo e grazie all'enorme consenso e nostalgia del pubblico (i suoi dischi continuavano a stazionare al primo posto nelle classifiche), che i dirigenti RAI decisero di riammettere la sua presenza sugli schermi, acclamata dal pubblico. Il ritorno avvenne nella trasmissione di Mike Bongiorno "La fiera dei sogni", con la canzone È l'uomo per me, che Mina scelse quasi a voler ribadire le proprie coraggiose scelte. È l'uomo per me fu il primo disco ad uscire sotto etichetta Ri-Fi, dopo la rescissione del contratto con Matalon.



Oltre alla mera nota biografica, la vicenda di Mina ha rappresentato una vera e propria evoluzione del costume sociale italiano, soprattutto nei confronti della donna, non più giudicata a priori per il suo stile di vita magari non consono alla mentalità cattolica e piccolo-borghese allora dominante. Il figlio di Mina si chiama Massimiliano Pani ed è oggi un musicista e autore.



È impossibile citare tutti i successi di Mina, ma non si possono tralasciare Il cielo in una stanza (1960), scritta da Gino Paoli, la già citata E se domani (1964), scritta da Giorgio Calabrese e Carlo Alberto Rossi, Se telefonando (1966) scritta da Maurizio Costanzo ed Ennio Morricone, La voce del silenzio (1968), scritta da Paolo Limiti, Grande grande grande (1971) di Tony Renis e Alberto Testa, Insieme (1970), Io e te da soli e Amor mio (1971), tutte e tre scritte da Battisti e Mogol. Da non dimenticare anche "Brava" e "Su un'aria di Chopin", canzoni in cui vengono espresse tutte le doti canore della cantante.



Primadonna in diversi varietà del sabato sera, nel 1965 conduce Studio Uno ed è in quella edizione che il maestro Bruno Canfora le affida la canzone Brava, in cui le capacità vocali di Mina vengono espresse in tutta la loro potenza e versatilità. Altre trasmissioni da lei condotte sono: "Sabato Sera" del 1967 (storico lo sketch in cui invita i quattro presentatori più popolari della TV di allora, Mike Bongiorno, Corrado, Enzo Tortora e Pippo Baudo a cantare con lei), "Canzonissima" edizione 1968 con Paolo Panelli e Walter Chiari, "Teatro 10" condotta nel 1972 con Alberto Lupo, la cui sigla finale, la famosissima Parole, parole, è poi divenuta un evergreen, e "Milleluci" nel 1974, tutte dirette dal celebre regista televisivo Antonello Falqui.



Negli anni tra i '60 ed i '70 la sua popolarità cresce; diventa, insieme a Lucio Battisti e Patty Pravo una delle voci più popolari d'Italia. Si fa inoltre conoscere anche all'estero incidendo brani in francese, spagnolo, tedesco, inglese, turco e giapponese.



Nel 1966 stabilisce il suo domicilio a Lugano, dove inizia una collaborazione con la RTSI (Radio Televisione Svizzera Italiana) e con i musicisti dell'Orchestra Radiosa.



Nello stesso anno, terminato il contratto con la Ri-Fi, fonda, in collaborazione con suo padre, una casa discografica, la PDU



Per festeggiare i 10 anni di carriera, nel 1968, ritorna alla "Bussola" per un concerto e da quella esibizione nascerà un album, Mina alla Bussola dal vivo, che sarà anche il primo disco live realizzato da una cantante italiana.



Alla fine degli anni '60 arrivano le richieste da parte di Frank Sinatra per una collaborazione con Mina, che ne sancisce il definitivo lancio nello show business statunitense, lancio mai avvenuto per rinuncia della stessa cantante.



Nel 1974, in pieno periodo di austerità, presenta con Raffaella Carrà il suo ultimo programma serale "Milleluci". Nel 1978 tiene una serie di trionfali concerti e appare in televisione per l'ultima volta interpretando la canzone Ancora ancora ancora nella sigla finale del programma presentato da Claudio Lippi "Mille e una luce" e poi si ritira a vita privata. Trasferitasi a Lugano nella prima metà degli anni '70, apre la sede del suo studio di registrazione e chiede, ottenendola nel 1989, la cittadinanza elvetica.



A tutt'oggi sono avvolte nel mistero le reali ragioni di questa decisione. Si è parlato di problemi di salute, o problemi a gestire una popolarità sempre più vasta. Fino a dire che si era semplicemente stufata di vivere "in vetrina".



Dal 1978 al 1995 Mina pubblica un doppio disco all'anno ottenendo sia risultati ottimi che mediocri, alternando cover e brani inediti e solo a partire dal 1996 la sua produzione si diversifica alternando album di brani inediti a monografie dedicate a generi musicali (Napoli, musica sacra) o autori celebri (Beatles, Sinatra, Renato Zero).



Nel 2001 la cantante, a sorpresa, torna sulle scene, attraverso Internet, sul portale Wind, dove si fa riprendere durante le sessioni di registrazione delle sue canzoni. Dalle riprese verrà tratto il DVD Mina in studio. L'evento, con i suoi 15 milioni di contatti, è stato fra i più seguiti di tutti i tempi in Italia.



Negli ultimi anni ha iniziato a collaborare con quotidiani e riviste in veste di opinionista. Scrive settimanalmente un articolo in prima pagina per La Stampa e tiene una rubrica sul settimanale Vanity Fair, in cui risponde alle numerose lettere dei suoi fan.



Nel 2004 esce The Platinum Collection raccolta di successi che permane in classifica quasi 1 anno. Successivamente pubblica Bula Bula (2005) , la cui ghost track "Fever" sarà la sigla di apertura della trasmissione sportiva "Quelli che il calcio".



Nel 2005 esce una monografia dedicata al "Maestro" Frank Sinatra dal titolo L'allieva, album minimalista e parecchio raffinato.



Nel 2006 viene pubblicata la seconda raccolta delle sue migliori canzoni, The Platinum Collection vol.2 e un volume dal titolo Ti amo con una copertina parecchio bizzarra di matrice leicesteriana.



Il 10 gennaio 2006 si sposa con il cardiologo Eugenio Quaini, con il quale conviveva da ormai 25 anni, per cui all'anagrafe risulta come Mina Anna Quaini. La cerimonia si è svolta a Lugano in Svizzera in gran segreto. Lo ha reso noto la stessa Mina in un suo articolo pubblicato su Vanity Fair.



Nel 2006 pubblica l'album di inediti Bau, anticipato dal singolo Mogol-Battisti (rendendo omaggio alla mitica coppia della musica italiana), cantato in duetto con Andrea Mingardi il quale è anche autore di numerose canzoni del disco.



Nel 2007 esce un ennesimo box antologico con le sue più belle canzoni d'amore Love Box, voluto però dalle Emi, e nello stesso anno Mina duetta con Miguel Bosè rivisitando in lingua spagnola una delle canzoni più famose della cantante italiana, "Acqua e Sale" (Agua y Sal), precedentemente cantata con Adriano Celentano.
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