LOOP

Location:
Croydon, UK
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Psychedelic / Indie
Site(s):
Label:
HEAD - CHAPTER 22 - BEGGARS BANQUET SITUATION TWO
Type:
Indie
Folli, seducenti, esploratori arditi di un universo sonico e visionario: questi sono i LOOP, artefici di una musica surreale, fautori di un nuovo rock psichedelico rievocativo di frequenze recondite della mente e di inedite alienazioni.Il leader è Robert Hampson voce e chitarra, proveniente da varie esperienze come cantante e bassista in alcune bands di Londra sin dal 1981, affiancato da John Wills alla batteria, Neil Mc Kay al basso e Scott Dawson alla seconda chitarra.Il primo nucleo seminale dei Loop nasce agli albori del 1986 a Croydon, sobborgo meridionale di Londra, con il nome di John Aged 4½ suonando – come loro stessi dichiarano – “un miscuglio di violenza, romanticismo e decadenza”. Il loro sound, a tratti plumbeo, rivela una notevole attitudine psichedelica che li caratterizza da subito (a Leeds un proprietario di un club si vide temporaneamente revocata la licenza a causa del loro “volume”….). E in effetti, anche un loro rapido ascolto è sufficiente a confermarne la potenza e la carica suggestiva, sicuramente tra le più intense della storia del rock di questi ultimi vent’anni: chitarre abrasive con riffs di pura matrice psichedelica, violente scariche di basso, voce filtrata con ampio uso di echi e riverberi.A tal proposito Robert dichiarò che dal vivo ciò che importa è lo stordimento provocato dalle luci e dal suono concentrico, dagli scenari apocalittici e dalle fantasie caleidoscopiche, un vortice nel quale lo spettatore viene coinvolto….Per dare corpo a questa loro visione artistica, gli ingredienti di cui si avvale la band sono un miscuglio tra il “Detroit Sound” (Stooges ed MC5), sonorità incendiarie tipiche dei Suicide e dei Sonic Youth, pura psichedelia (Pink Floyd, Velvet Underground, 13th Floor Elevators, Love di Arthur Lee, Pop Group) e Kraut Rock teutonico e razionale (in primis Can e Neu!).E si avvertono anche notevoli influenze britanniche (Joy Division, Hawkwind e the Jesus and Mary Chain).I primi lavori discografici vedono la luce nel 1987 con due Ep, “16 DREAMS” (la batteria fu suonata da Bex Stewart - moglie di Robert - ed il basso da Ian “Glen” Glennister e sul disco c’è la dedica a Sterling Morrison dei V.U.) e “SPINNING” (entrambi su etichetta Head): di seguito viene pubblicato il primo loro full lenght, “HEAVEN’S END”, caratterizzato da potenza e ciclicità (…n.d.r.) e fendenti chitarre fuzz super-acide (matrici a cui la band terrà fede per l’intera carriera).Con James Endeacott alla seconda chitarra, il disco risulta essere compatto e lisergico, custode di gioielli come “Straight to your heart” (la mia preferita da sempre), “Too real To feel”, “Fix to fall”, la persuadente “Carry me” e la catatonica “Forever”.Una particolarità: in questo primo titolo ci sono campionature del computer Hal di 2001, Odissea nello Spazio di Kubrick.L’anno si chiude con una prima raccolta, “THE WORLD IN YOUR EYES” comprendente anche la cover Rocket U.S.A. dei Suicide.Nel corso del 1988 i Loop stampano una serie di singoli, Ep e due flexi disc 7” (“TORCHED” ed il rarissimo split di 1000 copie con i Telescopes), “COLLISION” in versione 7” e 12” e ”BLACK SUN” in 12” (tutti per l’etichetta Chapter 22). Anche in queste occasioni i Loop registrano alcune cover (la b-side di “Collision” è “Thief of Fire” del Pop Group mentre quella di Black Sun è “Mother Sky” dei Can, quasi undici minuti di ipnotiche linee strumentali con echi che richiamano anche il post punk dei Joy Division.Ad agosto di quell’anno la band registra “FADE OUT”: stampato in diverse edizioni, personalmente lo ritengo il loro capolavoro! Infatti le prime copie sono in vinile grigio, la seconda in edizione gatefold color oro e doppio 12” (entrambi oggetto di culto collezionistico) e la terza in edizione gatefold con un solo vinile.Orfani di James Endeacott, l’aria che qui si respira è rarefatta, l’adrenalina è al top, le chitarre sono acidissime, i ritmi ossessivi ed il basso è narcotizzante: si inizia subito con Black Sun, un brano in perfetto stile garage; i riffs più granitici ed intriganti li troviamo proprio in questo disco, dalla già citata “Collision” alla title track, a “Pulse”, a “This is where you end” fino a “Got to get it over”.Viaggi surreali, incubi sonori e mantra cosmico.Nel 1989 il singolo “Pulse” viene regalato insieme alla fanzine inglese “Sniffin’ Rock”; di seguito i Loop pubblicano “ETERNAL – THE SINGLES 1988” (praticamente i due Ep sullo stesso disco…), il singolo “ARC-LITE” (in edizione 7”, Ep e mini cd), preludio al successivo disco “A GILDED ETERNITY” dell’anno successivo (passando intanto alla Beggars Banquet).Anche in questa occasione l’album viene venduto in diverse edizioni, tra le quali la più rara è la versione promozionale solo per il mercato inglese a doppio vinile 12” con il 7” “Shot with a Diamond” come bonus (dove compaiono delle campionature di Apocalypse Now) . Questo disco, registrato nell’autunno del ’89, pur conservando le caratteristiche del precedente, presenta una sonorità più ricercata. Sette tracce in cui le chitarre di Robert viaggiano parallelamente, con sezioni di wah wah in perfetta scuola Asheton, la sezione basso/batteria ha un’eleganza incredibile, evidenziando i lati più crepuscolari e raffinati della band.Infatti, oltre alle potenti “Vapour”, “The nail will burn” e agli echi inquietanti di “From centre to wave” e “Afterglow”, questa eleganza la si ascolta in “Breathe into me” e “Be here now”, brani lisergici di notevole spessore che fanno di questa “dorata Eternità” un disco completo!E come tutte le bands che si rispettino, anche nella loro discografia sono presenti le Peel Sessions (WOLF FLOW): registrate tra il 1987 ed il 1990 per il noto programma radiofonico del compianto John (R.I.P.) – e pubblicate su Reactor nel 1991 – queste versioni sono compatte, granitiche e potenti: da ricordare le imperiose “Straight to Your Heart” (ancor più tagliente dell’originale), “Pulse”, “This is Where You End” e “Collision”, nonchè la dilatatissima “Sunburst”, che conduce la mente verso l’infinito onirico.Nel 1991 i Loop pubblicano uno split con i Godflesh, l’anno seguente la Reactor pubblica una terza raccolta, “DUAL”, identica ad “ETERNAL”, ma con l’aggiunta di “Got to get it over”, registrata live negli States nel corso del 1990.E per finire un box giapponese, una serie di partecipazioni a varie compilations e bootlegs: i più importanti sono il doppio vinile “Edizione limitata 1000 copie” (live del 1990 di notevole impatto sonoro….), il live a Rotterdam del 19 aprile 1990 ed il video del live all’Astoria di Londra del 12 marzo 1988 (ultrarari).Sempre nel 1991, dopo un tour in Inghilterra con i Godflesh, si chiude definitivamente il capitolo Loop. I loro componenti seguono strade parallele: nel 1991 Robert Hampson e Scott Dawson danno vita ai Main, sperimentazioni minimali ed avanguardistiche; nel 1992 Hampson suona le chitarre sul secondo disco dei Godflesh - Pure - mentre Neil McKay e John Wills formano il nucleo principale dei The Hair And Skin Trading Company.CapoMcCOY PSYCHODARK 2007====================================== From what little is known, Robert Hampson's involvement in music began with the "seminal" UK pop-guitar band, Loop. Loop was formed in 1986 by Hampson, along with his then wife Bex on drums.Along with Spacemen 3, Loop, from Croydon, London, England, proved to be the UK's answer to the onslaught of harsh, guitar-wielding acts that dominated the late 80s independent scene.Like the Spacemen, Loop refined fuzz-laden, pulsing guitar riffs, monotonous vocals and distinctive drum patterns to build bruised and intimidating soundscapes.An uncompromising blend of late 60s Detroit rock (Stooges and MC5) and Germany's early 70s avant garde (Can and Faust), the result was a dense, brooding mantra-like noise, not unlike early Hawkwind.Loop revolved around singer and guitarist Robert Hampson, who formed the band with his wife, drummer Bex, and bassist Glen Ray in 1986.After the garage-like feedback on "16 Dreams" began their recording legacy in 1987, Bex was replaced by John Wills, who introduced a harder, rhythmic sound. This was further strengthened when James Endicott joined as second guitarist, after the reverberating psychedelia of "Spinning" set the scene for Loop's impressive debut, Heavens End, in November.Alongside a cover version of Suicide's "Rocket U.S.A.' came a barrage of layered guitar noise, awash with distortion and wah-wah. With a new bassist, Neil McKay, Loop moved to Midlands label Chapter 22 for April 1988"s dynamic "Collision", backed by a cover version of the Pop Group's "Thief Of Fire".After the departure of Endicott, and the Head label's compilation of their singles on The World In Your Eyes in August, Loop released Fade Out in November. Its sparser, more discordant sound pushed the Can influence to the fore.A cover version of Can's hypnotic magnum opus, "Mother Sky", appeared on the b-side of "Black Sun" the following month.After a quiet year, Loop ended 1989 with the powerful "Arc-Lite", their first single for Situation Two and with new guitarist Scott Dawson.Chapter 22 signalled their departure with another collection of two 12-inch singles, but this time, Loop publicly denounced the set.A Gilded Eternity, in 1990, again fared well commercially, and moved further towards ethereal soundscapes and away from the aggression of Fade Out.With only Wolf Flow, a double set of sessions for BBC disc jockey John Peel, appearing in 1991, it was announced that the band had split. Hampson and Scott formed the ambient outfit Main, while McKay and John Wills started the Hair And Skin Trading Company."FROM CENTRE TO WAVE" Video Promo



"ARC-LITE" Video Promo
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