Musicanti di Grema - Salto nel vuoto + testo e accordi - Video
PUBLISHED:  Jun 07, 2011
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I Musicanti di Grema hanno suonato in apertura al concerto di LIGABUE al CAMPOVOLO di Reggio Emilia il 16 luglio 2011



G C G D C
Riposa la matita, mi scusi professore ma da ore la mia concentrazione è finita.
I miei occhi sono fissi nel vuoto di un bel labirinto che non ha via d'uscita.
E faccio assai fatica a far riassunto dentro una canzone di ogni emozione di ogni ferita
riportata nel stringere i denti per giungere intatto, a fine partita
E guarda la collina e guarda il cielo rosso che la scalda,
più belli non ne hai visti prima ma
ora devo distogliere lo sguardo ora sto pedalando
e non vedo la cima.
E ammira quelle stelle,
d'un tratto giuro non è più un problema se non ne ho vista mai una cadente!
Se mi volto ti vedo seduta, una stella caduta: sei tu sorridente.


C D G D/F# C
Ma un giorno ti svegli e ti accorgi di avere vent'anni
e ripensi al passato e tutto sommato,
sia giusto e sbagliato, a che cosa è servito
avere imparato a memoria equazioni aritmetiche e calcoli assurdi
per poi ritrovarsi davanti ai tuoi occhi e sentirsi smarrito?
Avrei preferito studiare che non tutto è facile
e che anzi alle volte risulta impossibile rialzarsi in piedi una volta colpito
e avrei preferito imparare a trovare parole
per ogni occasione studiare che fare per poter toccare la luna col dito
G D C
sapendo che io somma a te darà sempre infinito.

Osserva quelle case e forse mai le avevi viste prima così vicine così lontane,
tutto cambia, tutto è relativo, ma il vero quesito
è che cosa rimane? Non smetter di suonare,
ti prego io non voglio più svegliarmi dai vai e vieni di questo mare,
le correnti mi cullano forte ora neanche la morte mi fa più così male.

Ma un salto nel vuoto l'avevi tentato soltanto nei sogni più astratti
che hai fatto e allor dimmi perchè ancora tremi e non ti vuoi buttare!
Saranno ormai mesi che sto sprofondando
nel nulla e tu intanto dall'alto mi guardi e ormai sto scomparendo
ma tu non mi vieni a salvare.
Avrei preferito cadere da mille chilometri
e poi fracassarmi su scogli appuntiti che affiorano grigi sul ciglio del mare.
E avrei preferito ascoltare ed amare parole che spaccano il cuore
e por così fine una volta per tutte al mio precipitare,
alzarmi da terra e da lì riniziare a scalare.
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