Bertas

Location:
Sassari, IT
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Pop / Folk / Acappella
Site(s):
Label:
RBS
Type:
Indie
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Siamo nati il 20 dicembre 1965, con la prima esibizione live, in un locale di Sassari che si chiamava “Gonzales”. Diciamolo: è trascorsa una vita. Non diversamente dalle altre vite anche la nostra ha attraversato momenti, se non stagioni, esaltanti e fecondi, pause ed anche fasi di incertezza che fortunatamente hanno sempre ceduto alla voglia di ritrovarsi, e rinnovarsi. In tutto questo tempo abbiamo vissuto un’infinità di esperienze. Alcune irripetibili, probabilmente. Sarà impossibile, ed anche inutile, ricordarle tutte. Le nostre canzoni parlano per noi. Tuttavia faremo come Pollicino, segnando il cammino il tanto che basta per riuscire ad orientarci.

Il battesimo su vinile risale al 1967 con “Fatalità”, che faceva seguito alla vittoria in un concorso per nuove espressioni musicali, ed aveva consentito l’approdo alla mitica RCA di quei tempi. Con il successo del brano arrivarono gli onori delle classifiche di vendita, la televisione, gli eventi promozionali. Ed anche la consapevolezza di non trovarsi esattamente al proprio posto. Non eravamo ambiziosi, al contrario. Troppo discreti e riservati, forse troppo sardi – passateci l’espressione – perché l’insieme non finisse con lo stridere irrimediabilmente. Durò qualche anno e ci furono altri dischi, certo. Qualcuno di questi (“Dondolo”, cover dai Turtles) ebbe anche fortuna e ci affacciammo al mercato estero, con buoni esiti, ma il distacco si rivelò comunque inevitabile.

E dunque nel 1974 tornammo e ci sentimmo definitivamente a casa con la pubblicazione di “Badde Lontana”, con la quale – in epoca davvero non sospetta – scegliemmo di cantare in limba. L'impatto del brano fu talmente profondo da ingenerare in molti la convinzione che appartenesse alla tradizione popolare. Non era così, evidentemente.

Saltiamo a piè pari al 1987, e facciamo la conoscenza di Mark Harris, musicista e arrangiatore di valore internazionale ma sopratutto amante e attento estimatore della nostra cultura, con all’attivo collaborazioni di prestigio come quella con Fabrizio De Andrè, per il quale aveva orchestrato e cantato “Deus Ti Salvet Maria”. S’intitola “Unu Mundu Bellissimu” l’album dove interpretiamo brani tipici della tradizione sarda avvalendoci del suo importante e decisivo apporto. Se il disco passò purtroppo del tutto o quasi inosservato – va detto – a noi restano ricordi cari e preziosi. Al punto che rifaremmo ogni cosa.

Ma è col compact disk “Amistade”, nel 1993, che si compie la svolta radicale. Un taglio netto ai programmi infarciti di tributi e ampio spazio alle opere originali, che col tempo ci hanno permesso di dare alla luce una serie di nuove produzioni e lavori in studio ad un ritmo sino allora sconosciuto. L’album ebbe anche il merito di contenere “Como Cheria”, brano largamente ripreso da un numero crescente di interpreti isolani che ci fanno l’onore di ospitarlo nei loro dischi e concerti.

Nel 1998 prende forma “Tottumpare”, con numerose repliche (fra tutte, le emozionanti esibizioni al Teatro Verdi di Sassari e al Teatro Comunale di Cagliari), per il quale dobbiamo riconoscenza alla Corale Polifonica Antonio Vivaldi di Sassari. L’unione fra due realtà musicali tanto distinte poteva apparire azzardata. L’amore per la coralità e la freschezza del progetto dissiparono ogni dubbio sin dalle prime battute.

Il 2002 è stato l’anno di Lànticas col tour “Coros In Coro”, e dei nuovi compagni di viaggio: un gruppo vocale di 16 elementi e un’orchestra da camera di 6, sapientemente diretti, scenografie e disegno luci curatissimi e da lì una montagna di difficoltà tecniche indicibili con le quali fare i conti: esperienza bellissima e indimenticabile!

Nel 2006 abbiamo festeggiato, in ritardo, ma ne è valsa la pena, i 40 anni dacché esistiamo. Con un disco (ospiti: le Balentes, la Corale Polifonica Luigi Canepa, i Cordas e Cannas, Paolo Fresu, Piero Marras, Franca Masu, Gavino Murgia, Marisa Sannia, i Tazenda!) stampato e distribuito dal quotidiano La Nuova Sardegna, che ci ha dato l’opportunità di confermare l’affetto che continua a circondarci ancora oggi, e un concerto nella nostra città. Una Piazza Italia gremitissima ci ha visto sul palco insieme ad alcuni fra gli artisti citati, che ancora vogliamo ringraziare.

Infine, i giorni che viviamo: il nuovo concerto, ancora con una Corale Polifonica – la Luigi Canepa di Sassari – a titolo “Sa Missa”: dopo una prima felicissima, la registrazione di un album interamente originale, che riprende l'ordinario liturgico trasponendolo in lingua sarda, e di seguito il Tour in Brasile. Un'avventura inimmaginabile: il calore e l'affetto del pubblico di Andradas, Espírito Santo do Piñhal, Poços de Caldas, Sao José dos Campos, Volta Redonda, Búzios, Rio de Janeiro! Non dimentichiamo poi il ritrovato “Tottumpare” con il quale, nel luglio del 2007, abbiamo celebrato i 35 anni dalla fondazione della Vivaldi.

Vorremmo ricordare una ad una tutte le persone che ci hanno accompagnato in questa avventura, ma sono quasi 200! E però non possiamo dimenticare, per nessuna ragione al mondo, i bambini della Polifonica Sant’Agostino di Sassari, e ancora gli amici dell’associazione Andromeda, sempre di Sassari, con lo spettacolo Up & Down, in particolare nei concerti all’interno delle Grotte di Nettuno e nelle carceri di San Sebastiano di Sassari in occasione del Natale 2005. Per noi occasioni di divertimento ma specialmente di arricchimento umano impagabili. e non è ancora finita!
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