GATTAMOLESTA

 V
Location:
It
Type:
Artist / Band / Musician
Genre:
Folk / Roots Music / Acoustic
Site(s):
Label:
INFO & BOOKING:34800234223398399394
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CD + FOTO
PROMO PER LA COLLEZIONE BORSALINO 2009



IL PRIMO EP "I pesci, i pani e gli esemplari" ANCORA NON IN COMMERCIO



IL PRIMO ALBUM "ALLA FESTA DEL BRIGANTE"
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Foto by CHICO DE LUIGI



RECENSIONI
"si tratta di un cd di notevole livello, curioso, divertente, vario nelle soluzioni musicali, ritmiche, strumentali, ma anche compatto ed estremamente coerente, grazie ad uno stile che appare inconfondibile e che non può venire assimilato a quello di nessun altro"
(Gian Luca Barbieri, Italianissima, novembre 2009)



"il loro folk con il turbo parla italiano e guarda a Est privo di preoccupazioni esistenzialistiche, impegnato com'è a scuotere senza sosta menti e corpi"
(Piercarlo Poggio, Mondomix Italia, n.6 inverno 2009)



"il quartetto folk dispiega energia e passione sanguigne [.] un concentrato di vivacità"
(Carlo Croci, Sportweek, ottobre 2009)



"tra gitanismi e svariati sofismi scagliati sui tempi presenti, i Gattamolesta non vanno certo al risparmio, ponendosi come divertente sorpresa dell'anno"
(Piercarlo Poggio, BLOW UP., dicembre 2009)



BIOGRAFIA
Cosa può esservi nascosto nella valigia di un pirata? Forse uno scheletro, forse dell'oro, forse domande a cui nessuno sa dare una risposta, forse racconti di sogni ad occhi aperti e di terre lontane, ma anche racconti di storie e noi vicine, vissute sulla pelle di tutti i giorni. E nella valigia dei pirati del vascello Gattamolesta sicuramente c'è tanta buona musica, da non nascondere, da scaraventare in faccia alla gente, per trascinarla nel vortice delle vertigini danzanti a ritmo gipsy. Il gruppo Power-Folk di Forlì nasce della strada. Già il nome curioso denota il carattere un po' turbolento e giocoso dei componenti, poiché in quel di Ravenna “gatta” vuol dire anche “sbronza”. E qui ci si ricollega subito ai fiumi di vino che scorrono nelle feste popolari, dove spesso la band suona. Ma torniamo alla strada e alla loro natura di buskers, dei quali conservano la spontaneità e la vena d'improvvisazione. Non nati dunque come gruppo da palcoscenico, ora i Gattamolesta si trovano ad essere ingaggiati per svariati concerti e tutto questo grazie all'alto livello dei musicisti.
Andrea Gatta, fondatore, voce e chitarra, dal carisma inesauribile, fa scintille davanti al pubblico che doma con naturalezza. A dar vita al pandemonio acustico, con lui, Nicolò Fiori al contrabbasso, Jader Nonni alla batteria, Luigi Flocco alla fisarmonica. E in ogni show c'è un ospite speciale che può essere Eusebio Martinelli, trombettista di Vinicio Capossela, oppure Aleksandar Rajkovic, trombonista di Goran Bregovic. “Dal 2006 ci lega la passione per la musica popolare. Dopo gli inizi per strada e in set acustici, partendo senza grandi pretese, adesso molti ci cercano e così eccoci calcare anche grandi palchi in tutta Europa.” racconta Andrea Gatta. “L'anno scorso abbiamo partecipato al Festival Buskers di Barcellona ed è stata una delle esperienze più ricche della nostra vita artistica.” Alla base del progetto vi è la ricerca delle radici della musica balcanica, lavorando sulle sonorità e ritmi zingari, ma anche tingendo i brani originali con testi in italiano, che pescano nel cantautorato di casa nostra. L'ispirazione viene da Bregovic, Kusturica, Gogol Bordello, ma pure da Tom Waits e da band degli anni '80 come i Dead or Alive.
I pirati romagnoli del Power-Folk cantano e suonano di amori platonici e carnali, di tristezze e solitudini, di spensieratezze perdute e disillusioni, sempre con l'orgoglio tipico delle popolazioni gitane, che non si lasciano mai andare alla disperazione, ma affrontano tutto con la musica. I Gattamolesta difendono con la loro arte la forza interiore che dà lo stimolo per vivere, con passione e giocosità, anche nelle disavventure. E assistere ad un loro live non può lasciare indifferenti.
Courtesy of Melissa Mattiussi.
Tratto da Armonie Emozionali su www.outune.net



ENGLISH
Gattamolesta are unquestionably among the best (power) folk groups recently emerged on the Italian scene. Czeleste - their third recording experience follows their LP Pesci, I pani e gli esemplari and the album Alla festa del brigante - is a living proof of their excellence. It is of course an atypical folk style, irregular and bizarre, that takes into account and interacts with the sounds of the world, rightly done in our time. The group members come from Forlì, a city that saw them move the first steps in 2006.
Their music mingled immediately in the streets, choosing instinctively a direct contact with the public rather than sitting in a recording studio. An exceptionally good way to prove themselves and assess the strength of a song and grasp in real time the emotional answer of the listeners. So, from an open air square to another, from a small village feast to Buskers fair of Barcelona and the podiums of jazz festivals, Gattamolesta has built a reputation of a cheerful and overwhelming band.
Andrea Gatta is the leading man and founder of the group. Singer and guitarist of undeniable appeal, thanks to his magnetism he can easily entrap the audience immediately. To complete the quartet are excellent musicians such as Nicolò Fiori - doublebass, Jader Nonni - drums and Luigi Flocco- accordion.
If friends and guests are always present during live shows, the same happens in Czeleste, where we can hear the trumpeter Eusebio Martinelli, Aleksandar Rajkovic flugelhorn and Fabrizio "Biccio" Benevelli on saxophones and clarinets. The sound of Gattamolesta is alive and pulsating right from the titles : Estasiatica-Exstasiatic, Polka punk, Boia Giuda Criminale-Bloody Bastard Criminal.
In the tunes, all original and signed by the front man, it is perceived strong and clear, at an instrumental level, the fascination for the thousands tones of Balkan music both past and present (Bregovic, Kusturica, Gogol Bordello), and in general the strong influence of Gypsy aesthetics.
The lyrics, strictly in Italian, indicate the effort towards overcoming the Italian songwriting clichés, by introducing surreal, irony and strong sentiments soaked verses, following a line that travels from Tom Waits arriving to Vinicio Capossela. It’s a chant of freedom, that one set out by Gattamolesta, which testifies how music can still be lived, even in the new icy digital age, in a simple yet swarming with humanity form.
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