A volte penso.
Nella Vita non potevo che fare questo mestiere
Sono infatti nato a Pietrasanta (Lucca) a pochi chilometri dalla Versilia, all'inizio dei favolosi '80, pionieri di un mondo che si stava sviluppando fuori ogni controllo. Dagli Spandau Ballet ai Duran Duran, passando per i Righeira e gli Eurythmics, ho lasciato fuori dalle mie stanze i cartoni animati e le figurine dei calciatori Panini crescendo negli studi di un'emittente radiofonica tra equalizzatori e manopole, tra mangianastri e vetri insonorizzati, decidendo di "produrre" la mia prima compilation, su cassetta, a sei anni. Dal '93 in poi, quello che era stato il doposcuola si è pian piano trasformato in passione e poi lavoro. Qualcuno afferma che lavorare stanca, non lo nego, ma posso aggiungere che quando il lavoro è innanzi tutto passione la stanchezza rappresenta un miraggio che appare solo dopo una settimana di vacanza lontano dalle consolle e dal microfono. "Fare" radio, però, non vuol dire solo disk jockeying e speakeraggio. Nasco, infatti, come tecnico radiofonico lavorando presso il Festival di Sanremo e per Radio Italia – solo musica italiana e Radio Italia Più, quest'ultima prenderà il nome di Radionostalgia, oggi una delle emittenti radiofoniche più ascoltate in Toscana, della quale sono uno dei soci ed Editore. Devo ammettere, però, di aver capito abbastanza presto che la mia aspirazione maggiore sarebbe diventata quella di stare lì, di fronte al pubblico che ti osserva in attesa di un cenno, che ti chiede di divertirsi, di muoversi, di poter lasciare fuori dal boato, anche solo per qualche ora, i problemi e le preoccupazioni di ogni giorno. Insomma, ricoprire il ruolo di intrattenitore, animatore o, se vi piace l'inglese, di entertainer. Così, ho iniziato a solcare i palchi. Quelli dei tuor estivi organizzati dalle radio, fino ad arrivare alle serate di fine anno passando per gli eventi sportivi, comici e musicali realizzati dalle istituzioni locali, dalle case discografiche e dalle varie associazioni. Un genio multiforme? No, semplicemente un soggetto affetto da incontrollata passione per la musica.
Eventi, tour e radio…non mancherebbe nulla, ma potrei davvero passare le serate a casa? Improbabile, visto che nulla è impossibile.
